CRAIG ARMSTRONG, As If To Nothing (Melankolic/Virgin, 2002)

Una copertina nera con un cielo carico di nuvole e una landa abbandonata sullo sfondo accompagna in modo funereo il secondo lavoro del geniale Craig Armstrong, pianista e compositore scozzese che abbiamo ammirato più volte accanto ai Massive Attack e altri nomi famosi come l’ultima Madonna, nonchè come autore della colonna sonora del film di Baz Luhrmann “Moulin Rouge”.

Dopo lo splendido “The Space Between Us” (che conteneva la notevole “This Love” cantata da Liz Fraser)Armstrong questa volta ci delizia con un cd dove spiccano le cover dell’immortale “Starless” dei King Crimson e “Stay (faraway, so close)” degli U2. Nel primo caso si tratta di un vero sample del capolavoro crimsoniano a cui viene aggiunto un arioso arrangiamento orchestrale. Bono Vox presta invece la sua voce nel brano ripreso dala colonna sonora del celebre film di Wim Wenders. Altro gradito special-guest è il ritrovato Evan Dando dei Lemonheads nella ballad acustica “Wake Up In New York”. Armstrong ci tiene a far vedere di essere l’Ennio Morricone del 2000, basta ascoltarlo nella suggestiva partitura di “Finding Beauty”.

Ma “As If To Nothing” presenta anche alcuni momenti di stasi, forse per via di un eccessiva durata e di una continua alternanza di stili. C’è il rischio di diventare come il Vangelis più melenso. Certo, il fatto di avere riscoperto un pezzo di storia del rock progressivo come “Starless”lo mette sotto una luce molto positiva.

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