Aspettative altissime frantumate in 20 minuti (l’effettiva durata dell’ultimo “Too Tough to Live”) di un concerto a dir poco imbarazzante. Pubblico ridotto e frastornato dall’arroganza di quella faccia da schiaffi di Sartain. Lui, il musicista dell’ Alabama, sale sul palco, sputa le sue canzoni punk da un minuto e mezzo l’una a velocità supersonica e ad un volume al limite della sopportazione umana. Venti minuti. Saluta e se ne va al banchetto, a vendere i suoi dischi a prezzi maggiorati.
Peccato che il punk sia morto, altrimenti avrei sputato io in faccia al bel Sartain.
One two three four.
(Nicola Guerra)
22 aprile 2012
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