L’agenda dei Live della settimana (#25, 2023)

Oltre a un bel ventaglio di nomi stranieri citiamo i Marlene Kuntz a Ancona (Mole Vanvitelliana, 21 Giugno) e Verdena a Padova (Sherwood Festival, 22 Giugno). Festivalino interessante anche a Bologna tra 24 e 25 Giugno: Popolous, Bud Spencer Blues Explosion e Dente.

Lunedì 19 Giugno – M83, Circolo Magnolia, Milano

M83 è la visione musicale del polistrumentista francese Anthony Gonzalez: dal lancio del progetto nel 2001, Gonzalez ha preso quello che era inizialmente una prima onda shoegaze e ha aggiunto al tutto un sound ’80s e dream-pop, creando paesaggi sonori indimenticabili. Ha raggiunto il successo planetario con “Hurry Up, We’re Dreaming” – nominato ai Grammy come best alternative music album – e la sua hit track “Midnight City”. Oltre a pubblicare musica come M83 e a tour sold out in tutto il mondo, Gonzalez ha fatto sentire la sua presenza sul grande schermo, collaborando con il regista francese Gilles Marchand nel 2011 con “Black Heaven”, in “Oblivion” con Tom Cruise, la colonna sonora “VOLTA” del Cirque De Soleil. Torna dopo ben sette anni di assenza in Italia per presentare “Fantasy”, biglietti su Dice.

Mercoledì 21 Giugno – SEUN KUTI & EGYPT80 + C’MON TIGRE, Arena Dumbo, Bologna

Sullo stesso palco, per due show consecutivi, si alterneranno l’alfiere dell’afrobeat contemporaneo Sean Kuti, accompagnato dagli storici Egypt 80 e l’elegante mixitè sonora di C’mon Tigre. Seun Kuti è il figlio più giovane del pioniere dell’afrobeat Fela Kuti. Ha trascorso la maggior parte della sua vita a preservare ed estendere l’eredità politica e musicale del padre. C’mon Tigre, sin dal primo album omonimo del 2014, hanno messo al centro della loro musica la volontà di mescolare le proprie radici di musicisti anconetani cresciuti sul Mediterraneo con un caleidoscopio di altri suoni dal mondo, in particolare dall’Africa e dal Medio Oriente, per dare forma a un linguaggio fatto di commistioni con il jazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk. Biglietti disponibili a questo link.

Mercoledì 21 Giugno – JESSICA EKOMANE + AFRORACK, Villa Romana, Firenze

In occasione della notte del solstizio d’estate Villa Romana ospitera’ un’incredibile costellazione di astri della musica sperimentale e dell’arte contemporanea: l’artista in residenza Jessica Ekomane, che si esibirà assieme ad Afrorack, e Lamin Fofana, che coronerà la sua residenza di breve durata presso Villa Romana con uno speciale intervento sonoro. Ad aprire la serata, Sadi ci aiuterà’ ad allineare gli astri con un dj-set di benvenuto. La pratica della Ekomane (francese di stanza a Berlino) mira a costruire situazioni in cui il suono agisce come elemento di trasformazione dello spazio e del pubblico. “Multivocal” è l’ipnotico album di debutto su Important records. Afrorack è un pioniere della costruzione di synth modulari in Africa, i suoi poliritmi serpentini e i suoi frattali ‘circuit-bent’ affondano le radici nelle tradizioni musicali della sua terra, ma al contempo ci proiettano in un luogo del tutto inedito. Lamin Fofana è un artista multimediale e musicista la cui pratica esplora i temi dello spaesamento, dell’identità e dell’immigrazione. Con uscite su Peak Oil, Hundebiss, Sci-Fi & Fantasy e Avian il suo repertorio spazia dall’elettronica sperimentale, all’ambient, alla techno. Infine Sadi, che nato come percussionista e polistrumentista, produce musica sperimentale/ambient e glitch per installazioni d’arte contemporanea e performance di danza. La sua ispirazione è la natura: i suoi progetti artistici invitano a immergersi in un mondo di sogni surreali attraverso texture sonore ambientali, glitch e interpolazioni di ritmi spezzati. Ingresso Gratuito.

Venerdì 23 Giugno – OS MUTANTES, Arena Milano Est, Milano

Torna finalmente Sergio Dìas e Os Mutantes: fonte di ispirazione per generazioni di band psych-rock e non solo, Kurt Cobain nel 1993 ne auspicò la reunion, David Byrne ha ristampato la loro musica per la sua etichetta, i Sepultura li hanno omaggiati con una cover. Gli Os Mutantes sono stati al centro di quel movimento culturale e musicale che sfidava le convenzioni brasiliane ispirandosi al movimento Tropicália, in un periodo storico segnato da una lunga dittatura militare nel paese sud americano. Hanno collaborato con giganti del calibro di Tom Ze, Caetano Veloso, Gilberto Gil e molti altri. Opening: Aquarama – In bilico tra funk, tropicalismo e colonna sonora all’italiana vantano aperture di pregio per La Femme, Nouvelle Vague, A Place To Bury Strangers. Al Doum & The Faryds – Afro-beat, psichedelia e jazz modale si fondono in modo originale e inaspettato: la formazione di nove elementi è come un unico grande organismo che si muove attraverso groove ipnotici e irresisitibili. Porte ore 19:30 Biglietti disponibili in prevendita e alla porta. Os Mutantes sono un’esclusiva europea di Annibale Booking Agency.

Venerdì 23 Giugno – ALT-J + JUST MUSTARD, ParcoBussola Domani, Lido Di Camaiore (LU)

Il secondo weekend de La Prima Estate si apre venerdì 23 giugno all’insegna dell’eclettismo con gli Alt-J, band inglese il cui album “The Dream” è stato nominato uno dei migliori del 2022 e Chet Faker, l’artista australiano che mischia con maestria elettronica, soul e trip hop al cantautorato. Accanto a loro i Just Mustard, apprezzata band irlandese tra shoegaze e post-rock dai riverberi industrial che così descrive il nostro Piergiuseppe Lippolis: “I Just Mustard sono riusciti in tempi brevissimi a definire in maniera limpida la propria proposta artistica, con il coraggio di chi è impegnato in una incessante ricerca di intuizioni nuove per non rimanere mai troppo simile a se stesso e con la bravura di chi riesce a integrarle perfettamente in un sound che rimane organico nonostante i confini siano piuttosto frastagliati“. Chiude infine il viral jazz di DOMi e JD Beck, sorprendente duo prodotto da Anderson Paak. Per informazioni e biglietti è tutto a questo link.

Sabato 24 Giugno – MERCURY HALL + MARIA VALENTINA CHIRICO, Gada, Firenze

Affektenlehre | NUB Project Space presentano: Mercury Hall aka Matteo Castro è musicista (nastri magnetici, field recordings ed elettronica) e produttore, formatosi negli anni 2000 nella prolifica scena indipendente di Vittorio Veneto. Filtrando l’anarchia del noise più estremo attraverso le strette maglie di un’elettroacustica disciplinata, ha dato vita ad un universo estetico e sonoro straordinario, per coerenza e personalità. Castro si muove come l’architetto di uno spazio sonoro virtuale, instabile ma frontale, informe e continuamente evocativo. Già attivo come Kam Hassah e Endless Sea, con il recente progetto aggiunge una nuova tappa ad un percorso tra i più stimolanti in Italia. Maria Valentina Chirico si forma come cantante di musica barocca, classica e contemporanea a Berlino e Torino, esibendosi in numerosi teatri e festival ed espandendo il suo repertorio di musica sacra e contemporanea. Ha cominciato a collezionare armonium dimenticati da chiese e vecchi musicisti, fino a riceverne, nella notte di San Nicola del 2018, uno creato a mano dal Klaus Langer Harmoniumwerkstatt. Ha iniziato a comporre musica per il teatro ed il cinema ed è ora concentrata sulla musica per fiabe e canzoni su animali, bambini, piante, sogni. Per questo live è accompagnata dalla violoncellista Agnese Polli. Ingresso €7 con tessera Gada.

Domenica 25 Giugno – HHY & THE KAMPALA UNIT, InStabile, Firenze

Questa esplosiva formazione musicale nasce a Kampala (Uganda) nel 2018, grazie all’incontro fra il musicista elettronico e sound designer portoghese Jonathan Saldanha aka HHY (HHY & The Macumbas) – trapiantato in Africa per una residenza artistica organizzata dal collettivo Nyege Nyege – e la trombettista e attivista ugandese Florence Lugemwa. Insieme, i due cominciano a mappare un territorio musicale inesplorato dove dub, techno, percussioni tradizionali ed elementi trance convivono con atmosfere spettrali e nervose. L’esordio del gruppo, “Lithium Blast” (Nyege Nyege, 2020), trascina l’ascoltatore in una dimensione a metà fra l’onirico e il fantascientifico, dove l’intensità drammatica si accumula generando una tensione continua fra stabilità e rottura, allusioni velate e iperrealismo. Un’opera affascinante e misteriosa, che ha ricevuto il plauso di The Quietus, The Vinyl Factory e Boomkat. Gli altri artisti del Luar Festival: La creatura bicefala nota come Lampredonto nasce dalla collaborazione fra Lampreda e Tonto, rispettivi alter-ego dei batteristi/produttori/guastatori sonori Simone Vassallo (Caveiras, Clap! Clap!, Sex Pizzul) e Francesco Zedde, entrambi attivi da oltre un decennio nel circuito underground europeo. I brani composti dal duo prendono forma dall’editing di lunghe improvvisazioni in studio, affrontate con l’ausilio di un set up ridotto ai minimi termini: due kit di percussioni suonati dal vivo, senza click o sovraincisioni, più qualche spruzzata di elettronica in tempo reale. Il Cloro – Oltraggiosi e anticonformisti, si muovono con circospezione in una terra di nessuno a metà fra dancefloor alieni ed esotismi elettronici. Posseduti dallo spirito iconoclasta di scuola no-wave, avvezzi al retaggio delle avanguardie novecentesche, sedotti dal richiamo dei tropici, i due musicisti di stanza a Ravenna ricercano e sperimentano, senza mai perdere la capacità di divertirsi lungo il percorso. DJ set by Funkamari: Fanqueiro colleziona vibre musicali da tutto il mondo e le incastra tra di loro per creare un paesaggio sonoro in movimento. Camice tropicali e salti acrobatici sposano selezioni musicali che variano dallla electro bass music africana al baile funk brasiliano, dalla makossa alla electro cumbia, abbracciando un ampio spettro di ritmi, percussioni e tamburelli da tutto il mondo. Ingresso libero.