KA MATE KA ORA, “Entertainment in slow motion” (DeAmbula Records, 2010)

Non so se esiste lo spirito del tempo, il cosiddetto Zeitgeist, però è esperienza comune, credo, considerare un atteggiamento, una esteriorizzazione, una manifestazione (di pensiero, artistica, ecc.) come in linea coi tempi o meglio ben rappresentante gli stessi.
Ecco, i Ka Mate Ka Ora non sono in buon collegamento con il 2010. Poco male, dirà qualcuno, nel rock l’opera di reprise è cosa che si fa a piene mani da sempre e dà buoni frutti, ma riprendere ora le atmosfere che i Sigur Ros facevano all’inizio degli Anni Zero non è salutare perché è come partire per una gara ed arrivare molto tardi al traguardo. Fra un po’ di anni, probabilmente, di quella gara non si curerà più nessuno, e tutti quelli che non potranno essere annoverati tra gli iscritti potranno ri-attingere da quel contributo, dai magnetismi dello slow-core e dalle chitarrone effettate e lontane dei My Bloody Valentine (e qui siamo passati al decennio precedente), ma ora la band pistoiese suona pesante.
Il che forse è l’obiettivo che si è posta, ma la pesantezza lenta non vuol dire asfissiamento. E nonostante alcuni “omaggi” forse inconsci suonino bene (i cori in “My Psychedelic Teacher” hanno la stessa profondità di quelli di “Lightnin’ Hopkins” dei R.E.M.), più si ascolta “Entertainment in slow motion” più lo si trova piuttosto povero di contenuti interessanti.
I Ka Mate Ka Ora infatti non sono così rigorosi ed ascetici come gli Eimog, band siciliana che attualmente fa invece un ottimo post-rock, e in questa differenza – molto importante nell’ambito delle atmosfere cercate da entrambe le band – è rappresentata tutta la differenza di attenzione che merita l’uno o l’altro gruppo.
“Entertainment in slow motion” vede la collaborazione del quasi compaesano Samuel Katarro, peraltro già ospite nel disco d’esordio dei Ka Mate Ka Ora, “Thick as the summer stars“, che era stato prodotto dallo statunitense Kramer (Low, Galaxie 500).
In ogni caso, passiamo oltre.

(Paolo Bardelli)

Collegamenti su Kalporz:
Eimog – Scenario
Caspiterina!Post-rock italiano come Dio comanda: Mokadelic ed Eimog
Sigur Ros – Concerto al Giardino di Boboli (Firenze)
Sigur Ros – Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust
Sigur Ros – Takk
Sigur Ros – ( )
Sigur Ros – Agaetis Byrjun

27 novembre 2010

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