The New Normal: 7 artiste black da scoprire al Primavera Sound

Ci stiamo avvicinando all’edizione più rivoluzionaria e, per dirla in inglese, game-changing del Primavera Sound. Come già detto nei nostri articoli di avvicinamento al festival di Barcelona, The New Normal è il concept di un’edizione che punta sulla parità fifty-fifty tra donne e uomini nel cartellone, un eclettismo e un rinnovamento negli stili e nei linguaggi musicali che dà ampio spazio ai nuovi generi e ai giovani, senza barriere di genere, sonorità e origini geografiche. Inevitabilmente la black music trova uno spazio maggiore, a partire dagli headliner (Nas, Future), come già succedeva in maniera sempre più evidente nelle ultime edizioni del Primavera, che anche quest’anno si tiene nell’ultima settimana di maggio tra Parc del Forum, venue cittadine e la spiaggia elettronica del Primavera Bits.

Tra le artiste black in cartellone spiccano ovviamente l’iconica Erykah Badu, l’elegante Solange, l’irresistibile Janelle Monáe, la lanciatissima Lizzo, per non parlare di presenze consolidate nei maggiori festival internazionali come Mykki Blanco, Princess Nokia, Flohio e 070 Shake su cui abbiamo scommesso negli scorsi anni dopo averle scoperte dal vivo. Insomma, nonostante il “pacco” di Cardi B (sostituita da Miley Cyrus), c’è tantissima roba da apprezzare e testare dal vivo.
Pensando soprattutto ai meno avvezzi al genere, proviamo quindi a suggerirvi 7 giovani artiste black da non perdere nello sterminato cartellone del Primavera Sound 2019 (a proposito sono stati appena pubblicati gli orari al link) che ha appena confermato un nuovo palco molto black, il Seat Village (vedi mappa). Alcune di queste le avete conosciute nelle nostre top 7 e nelle nostre playlist e ovviamente partiremo dalla protagonista della nostra copertina di marzo.
Se non avete capito di chi si tratta, stiamo ovviamente parlando di…

1. Little Simz

sabato 1°giugno | Seat Village 01:45

Simbiatu “Simbi” Abisola Abiola Ajikawo aka Little Simz l’abbiamo scoperta nel 2014 quando appena ventenne la rapper britannica trafiggeva al cuore la platea di uno dei festival europei più attenti alle novità e alle contaminazioni, il Way Out West. Cinque anni, tre EP e due LP dopo la ragazza nata a Islington, Londra, da genitori nigeriani ha rapito il cuore di appassionati e addetti ai lavori grazie a “Grey Area” dove arricchisce le sue sonorità di elementi noise, dub, psichedelici.

2. Tierra Whack

sabato 1°giugno | Lotus 00:00
Nel 2018 ha stupito tutti grazie all’ambizioso progetto multi-disciplinare “Whack World”. Quindici brani da un minuto ciascuno accompagnati da un video/corto-metraggio che ha lasciato tutti a bocca aperta. Classe 1995, originaria di Philadelphia sta riscrivendo le regole dell’R&B e del soul con uno spirito molto eclettico e una sconvolgente vena melodica. Non a caso Flying Lotus e Solange sono tra i suoi estimatori più noti.

3. Cupcakke

sabato 1°giugno | Pitchfork 00:45 / domenica 2 giugno | Sala Apolo 2:00
A inizio anno ha fatto prendere un grande spavento a tutti con un tentato suicidio che per fortuna non ha avuto un finale drammatico come si temeva dalle prime fughe di notizie. La ragazza terribile nata e cresciuta in un quartiere difficile di South Side Chicago è nata nel 1997, ma ha già pubblicato qualcosa come sei album autoprodotti. Gli ultimi due, “Eden” ed “Ephorize” l’hanno consacrata come una delle voci hip hop più incazzate, rabbiose e sboccate della scena americana. Una Nicki Minaj ancora più esplicita e aggressiva.

4. Rico Nasty

giovedì 30 maggio 02:00 | El Punto by Adidas Originals
Un’altra ragazza nata nel 1997 nella complessa realtà suburbana di una metropoli. Rico Nasty viene dal Maryland, ai confini di Washington DC e, un po’ come CupcakKe fa del femminismo e dell’emancipazione black il suo immaginario di riferimento. È altrettanto esplicita, anche se parla di “sugar trap” e il suo background lirica deriva dalla letteratura afro-americana e dai grandi classici di Lauryn Hill e Missy Elliott.

5. Junglepussy

venerdì 31 maggio | Seat Village 23:45

Classe 1991, la rapper, attrice e performer di East New York, è stata un po’ frettolosamente etichettata come la più credibile risposta newyorkese a M.I.A., o se preferite la più credibile risposta di Brooklyn alla Harlem edulcorata di Azealia Banks. Nel frattempo non ha smesso di far uscire brani su brani, con due LP molto validi: Pregnant with Success del 2015 e “JP3” del 2018. Per lei garantiscono Lil’ Kim e Erykah Badu che intravedono in lei una possibile erede al trono.

6. Chynna

giovedì 30 maggio | Seat Village 22:15
Un passato da modella con problemi di dipendenze, un presente legato alla popolarità del collettivo ASAP Mob di cui è l’unica voce femminile. Scoperta dal compianto ASAP Yams e messasi alle spalle un difficile rehab, Chynna Rogers, anche lei originaria dell’East Coast (per la precisione da West Philadelphia, ma di stanza a Brooklyn) sembra ormai pronta al grande salto con il primo LP che dovrebbe vedere la luce quest’anno, dopo mezzo decennio di EP e singoli che hanno messo in mostra il suo talento inquieto e cristallino.

7. Quay Dash

sabato 1° giugno | Seat Village 21:55
Ultima stella dell’affascinante scena LGBT di New York, la ventiseienne del Bronx è diventata un’icona transgender di New York grazie ai suoi messaggi forti ed espliciti e alle sue incendiarie performance in alcuni dei party underground più seguiti della città. L’EP che l’ha lanciata si chiama Transphobic e ha portato al centro temi e problematiche troppo a lungo rimasti fuori dal panorama rap americano. Grazie a lei, Young M.A. e 070 Shake che hanno preso il testimone di artisti underground come Mykki Blanco, Zebra Katz, LE1F, le avanguardie del clubbing e dell’hip hop non sono mai state così unite e arcobaleno.