• TRANS-GLOBAL UNDERGROUND, Yes Boss Food Corner (Ark21/Universal, 2001)

    Un collettivo inglese. Anzi, londinese. Se siete stati a Londra anche solo qualche giorno, in estate, ricorderete il miscuglio di etnie che sorregge. Etnie e culture. I negozietti e da qualche tempo gli uffici postali monopolizzati dai pakistani… Bene, se mettete insieme l’anima orientale di Londra, quella indiana e quella pakistana, vi sarete avvicinati ai…

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  • BILAL, 1st Born Second (Interscope, 2001)

    Nell’abbuffata di R&B di questi anni si sono distinte due personalità. Una, India.Arie, è spiccata in modo netto. Nota, stimata, si è anche assicurata una cert’aria di rispetto. Non ha fatto niente di che. Le è bastato inventarsi la pseudo rivoluzione di sbarazzarsi dell’elettronica per il suono acustico. “New acoustic movement” vi dice niente? E’…

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  • CASA DEL FICO, Inadiiria (Extra Vibe/Virgin, 2001)

    Sempre hip hop sarà, ma per lo meno particolare. In realtà non ci si dovrebbe stupire. C’è il reggae-hip hop (il ragamuffin), e l’R&B trascinato dentro al movimento dei pantaloni larghi. Questo si sa. La notizia è che da oggi c’è anche il funky-hip hop, a opera della Casa del Fico. Mi spiego. Il funky…

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  • SPOOKS, S.I.O.S.O.S. vol. 1: Hijacking The Planet (Artemis Records, 2000)

    I nomi. Spooks sta per ‘spettro’ e per ‘spia’. E visto il titolo per esteso dell’album, la seconda è quella giusta. Più particolare la sigla del titolo. S.I.O.S.O.S. sta per ‘Spooks Is On Some Other Shit’, traducibile in una specie di ‘Gli Spooks sono su un altro livello’. Ovvero, la miglior imitazione dei Fugees sulla…

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  • TURI, Salviamo il salvabile (Antibemusic, 2001)

    Turi, per quanto distratti possiate essere, l’avete già incontrato. Ha sparso featuring in ogni luogo. Il rap italiano l’ha cresciuto fra miriadi di produzioni, misurandone il talento insieme ai talenti più disparati. Il rischio, in questro scenario, è di perdere la personalità dell’artista. In mezzo alla folla c’è poi un’altra controindicazione. Si mischia la propria…

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  • KAM, Kamnesia (Hard Time Records, 2001)

    La west coast che non ti aspetti. Né Dre, né Tupac né niente del genere. Kam è stato per molti anni un rapper fuori canone. Un rapper da Centro Sociale, un pensatore e un attivista. Innamorato dell’Islam e di Farrakhan (leader della Nation of Islam), e combattuto dal culto del ghetto che aveva fatto grandi…

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  • MISTA E SHOCCA, Colpi in aria (Vibra, 2000)

    La scena di Treviso, un mc e un dj. Niente di serio, nel senso buono del termine. Nel senso che c’è voglia di festa, di caos, di urla. Già l’ep dà libertà in più rispetto al disco normale, ma qui pare si tratti di inclinazione naturale. Qualche traccia tirata via, qualche skit da dimenticare, il…

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  • SUD SOUND SYSTEM, Musica musica (Royality/Edel, 2001)

    “Lu fuecu de lu Salentu” brucia ancora. I veterani della dance hall italiana ricompaiono negli scaffali dei music store. Si materializzano dentro a un cd, in una forma minore della loro arte. Il Sud Sound System autentico invece lo troverete in giro per l’Italia. Il concerto, la festa, la prestazione fisica, e il pubblico con…

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  • SAUL WILLIAMS, Amethyst Rock Star (Columbia, 2001)

    Affrontare questo disco mi ha costretto a usare particolare cautela. So che non ci si dovrebbe fare influenzare, ma non è facile. Il signore che rappa su “Amethyst Rock Star” sarà anche al debutto discografico, ma il nome è ben noto. Poeta di strada, e poeta acclamato vincitore al Nuyorican Poet Cafe, nel ’96. Protagonista…

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  • SACRE SCUOLE, 3 mc’s al cubo (FUL, 2000)

    L’aspetto dell’hip hop italiano ha sempre più le sembianze dell’ep. Qualche traccia, una mezzora scarsa di musica per la gloria della firma. Per uscire dal circolo del featuring, della compilation. Per farsi conoscere, insomma, anche al di fuori fuori degli addetti ai lavori. Le Sacre Scuole hanno in curriculum colalborazioni importanti. “Missione Impossibile” ne ha…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010