SPOOKS, S.I.O.S.O.S. vol. 1: Hijacking The Planet (Artemis Records, 2000)

I nomi. Spooks sta per ‘spettro’ e per ‘spia’. E visto il titolo per esteso dell’album, la seconda è quella giusta. Più particolare la sigla del titolo. S.I.O.S.O.S. sta per ‘Spooks Is On Some Other Shit’, traducibile in una specie di ‘Gli Spooks sono su un altro livello’. Ovvero, la miglior imitazione dei Fugees sulla piazza… Una bella piazzata, ma c’è bisogno di precisare. Lo confesso, le somiglianze iniziano e finiscono con la formazione. Qualche uomo a rappare, e una presenza femminile importante. Per gli Spooks sono addirittura quattro gli mc, i maschietti, e Ming-Xia a fare da vocalist. Ma come era stato per Lauryn Hill, è proprio Ming-Xia a fare la differenza. O almeno a dare colore al progetto. Finalmente una voce femminile R&B ben integrata dentro a un impianto rap. Il che porta basi melodiche, e un certo sentore pop che potrebbe tener lontano qualche appassionato. Una sola cosa, per tenervi lì. Che ne dite di un gruppo di New York che decide di suonare europeo?
Il rap stemperato nella melodia, governata dalla voce femminile di Ming-Xia. Ma anche il rappato, a proposito di pop, galleggia nella melodia. Fra chitarre, archi, con una ricchezza di strumenti come eravamo abituati a sentire nei devoti del funk. Nella West coast, negli Outkast, con i quali il suono europeo degli Spooks ha poco a che fare. L’importanza di questo “S.I.O.S.O.S. vol. 1” sta proprio in questa strana miscela di melodia e break. E perché no nella varietà al microfono. I quattro maschietti stanno fra un Ice T e un Michael Franti ultima release. Voci calde, ricche di modulazioni, e molto poco ‘nigga’. Come è del resto la musica, europea (ancora) e non latina. Precisazione doverosa visto che i vari Water Water aka Aqua Dinero o Mr Booka-T aka Bookaso denuncerebbero origini ispaniche. E c’è persino “Swindley’s Maracas”, la traccia in spagnolo. Con questo non aspettatevi i Cypress Hill o i Delinquent Habits. Il mondo degli Spooks ha un profilo tutto suo. Interessante e curioso e nuovo. Se non stupefacente…

E infine le tracce. Per chi è in vena di R&B, ci sono “Flesh Not Bone” e “Sweet Revenge”. Ai rapper invece sono dedicate “Other Script” e “Something Fresh”. Quelle buone sono il signolo “Things I’ve Seen”, le già citate sesta e settima, e tutte le altre da “Karma Hotel” in avanti. “Karma Hotel”, specialmente. “S.I.O.S.O.S. vol. 1” potrà anche non piacere, me è qualcosa di nuovo. Che in più suona bene. Fate voi…

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