Il 29 novembre del 2001 si spegneva a soli cinquattotto anni il più introverso beatle. Inquieto, riservato, mistico, innovativo. Su di lui è stato detto di tutto e sarebbe vano spendere ulteriori parole. Più semplicemente George è stato forse il songwriter più attuale del quartetto di Liverpool. Ascoltare una sua ballad è come ascoltare una di quelle ballad senza tempo che potrebbe essere stata scritta vent’anni prima come venti o trent’anni dopo.
Il doveroso tributo di Kalporz a George Harrison, a dieci dalla morte.
(Piero Merola)
29 Novembre 2011