NINO BRUNO, Cane Telepate (La Canzonetta, 2010)

Tornano Nino Bruno e le 8 Tracce e lo fanno sulla lunga distanza con undici tracce fedeli ai precetti analogici del Dogma 8 elaborato dallo stesso Nino. Rispetto all’Ep precedente le possibilità e le carte giocate dal terzetto si ampliano mettendo appunto alcuni brani di ottimo artigianato psichedelico retrò. Ma facciamo attenzione a non confonderci: non c’è nulla di necrofilo o datato, perché mentre suoni e tecnologia provengono da quaranta e più anni fa, sensibilità, tematiche e scelte compositive sono assolutamente moderne. Non imparruccati nostalgici, quindi, ma un complesso appartenente a una dimensione parallela in cui Syd Barrett non se n’è mai andato dai Pink Floyd. E magari ha scritto canzoni insieme a Lucio Battisti (“Amleto 57”, “Di Sera”).

Il meglio è racchiuso in tre brani: “Un Bacio all’improvviso”, galoppata beat con ricami fuori asse di una sei corde limpida e lunare, la notturna “Cammino Solo” che sfocia in un tessuto di tastiere analogiche e la visionaria, apocalittica e libertaria “Tutti Vivono Al Contrario”, che con un po’ più di cattiveria e un testo in inglese sarebbe rientrata di diritto nell’ultimo degli Horrors. Altrove gli apporti di Francesco Di Bella (24 Grana) e di Daniele Sepe non aggiungono molto all’economia del disco. Il lavoro di Marco Messina dietro il banco, invece, ha valore pari alle prestazioni dei musicisti.

Un paio di brani più fiacchi e qualche passaggio vocale forzato sono presenti, ma i picchi già descritti e il fascino di un’operazione del genere (retro-futurismo?) ne fa un’opera da ascoltare su disco e testare dal vivo.

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