[T4ATF!] Papercuts, Psychedelic Porn Crumpets, Grant-Lee Phillips, moa moa

4 appuntamenti di questo aprile/maggio 2022, per essere preparati.

Papercuts

Ridendo e scherzando, il progetto del californiano Jason Robert Quever, e cioè i Papercuts, è arrivato al 7° album: “Past Life Regression” (uscita: 01.04.2022) si bea di una copertina frizzante, particolarmente iconica, e di un dream pop che mischia con maestria l’insegnamento mad di Syd Barrett (molto forte in canzoni come “I Want My Jacket Back”) alle languide atmosfere di certo indie pop degli ultimi 20 anni in cui il lato dream/shoegaze è fondamentale. Non a caso Jason Robert Quever, che attualmente gestisce uno studio di registrazione nel centro di Los Angeles, è anche conosciuto per aver prodotto artisti come i primi lavori di Cass McCombs, Dean Wareham (Galaxy 500) e Beach House.
Garantisce la bontà di “Past Life Regression” anche l’etichetta, la “mitologica” Slumberland Records.


Psychedelic Porn Crumpets

I Psychedelic Porn Crumpets sono una band psichedelica (poteva essere altrimenti?) della scena di Perth, in Australia, molto prolifici (dal 2016 ad oggi hanno pubblicato quattro album, praticamente uno all’anno, senza contare quello in uscita) associati spesso ai King Gizzard and the Lizard Wizard e Tame Impala. L’ultimo “Night Gnomes” (What Reality?, 22.04.2022) lascia davvero ben sperare ascoltando i 4 brani inclusi nel singolo “Bob Holiday”, già uscito il mese scorso.


Grant-Lee Phillips

Col tempo, e sottopelle, Grant-Lee Phillips è diventato un artista che ammiro profondamente. L’ex frontman del Grant Lee Buffalo, avviato da tempo a una carriera solista del tutto sottovalutata, tornerà con “All That You Can Dream”, il nuovo album in uscita il 20 maggio su Yep Roc Records che può essere considerato un disco di riflessione pandemica: “È diventato una sorta di meditazione su questo periodo della mia vita e sugli eventi che abbiamo vissuto collettivamente” ha scritto Grant-Lee Phillips sul suo bandcamp. Intanto sono già ascoltabili 4 pezzi dal singolo “Remember This”.


moa moa


Tra le 4 proposte di questo articolo, i londinesi moa moa forse sono quelli più freschi, essendo all’esordio: “Brain Feelings” (Incredibly Bland, 01.04.2022) è l’EP di debutto della band del sud di Londra che propone un pop stratificato, stralunato nel suo essere caleidoscopico (un po’ come i Django Django, con i quali condividono il nome “ripetuto”) anche se tendente al synth pop.
Deliziosi.