PACK RAT, “Glad to Be Forgotten” (Drunken Sailor, 2022)

Succede sempre che quando inizio ad amare un gruppo, quel gruppo decide di sciogliersi.

Destino infame, anche con i Corner Boys, che avevano licenziato nel 2019 un dischetto di miracoloso power-pop-punk intitolato “Waiting for 2020”. Il 2020 è stato quello che è stato, e forse era meglio non aspettarlo affatto.

Il terzetto di Vancouver sventola bandiera bianca, ma fortunatamente il batterista Patrick McEachnie, a dispetto del titolo, forse non vuole davvero essere dimenticato.

Così, ancora su Drunken Sailor Records, etichetta che fa del rumore melodioso il suo marchio di fabbrica, ecco dieci canzoni affilate come lame, un punk tiratissimo e tastiere sguaiate, synth a pennellare una voce che in solo venti minuti fa dell’urgenza un denominatore unico.

Il Punk è ancora questo, signori. Un menefreghismo liberatorio, una noncuranza dell’appeal, una terapia atta al benessere immediato.

Dimenticarsi di Pack Rat forse è possibile. Dimenticare che questa musica continua a smuoverci ventre e budella è molto più difficile.

75/100

(Nicola Guerra)

Foto in Home, cortesia dei Pack Rat e Brett Threats