Vi avranno parlato, in settimana, del palco dell’Ariston. Io mi son persa alle buone notizie del maestro Vessicchio e all’assenza di un piano B da parte di Amadeus. Se vi va raccontatemi com’è che va a finire.
Avrei condiviso volentieri tre righe su “Return” dei Deathcrash, su “11:11” dei Pinegrove, sul ritorno degli Stereophonics e sul nuovo singolo dei Bloc Party. Ma sono stata capace di arrivare tardi anche qua. E, quella lì, era un’altra settimana.
È disponibile “Time Skiffs”, anticipato da una buona dose di narcolessia suonata su quattro singoli. Qualcuno mi spieghi alla ricerca di quali radici va smarrendosi il pre-war rock.
Che gli Animal Collective ci piacciano o no, è inutile negare quanto siano in grado di disegnare ogni rumore ad arte.
La cantautrice texana Carson McHone annuncia “Still Life”, disco in uscita il 25 Febbraio per la Merge Records. Probabilmente ne abbiamo sentito parlare ma non l’abbiamo mai incontrata. Intanto, mettetevi di fronte al suo singolo senza farvi troppe domande. È così che si fa, in genere, quando si conosce qualcuno senza crearsi delle aspettative. Ripassate!
La folk-singer Morgan-Harper Jones annuncia “While You Lay Sound Asleep” (EP) in uscita il 3 Marzo per la Play It Again. La sua voce si è sentita poco, ma già cattura.
E non so voi, ma io a ventun’anni ero un disastro.
E allora? Chi l’ha detto che non ci piaccia? Eccolo, il quinto LP dei Districts, in arrivo il 3 Novembre. Sì, se la prendono con calma, chissà in quanti ce lo ricorderemo. E comunque, io non ci credo a chi dice che ascolta certa musica solo perché “orecchiabile”.
“Pompeii” è un disco figlio della pandemia, scritto in solitaria quindi. Cate Le Bon si fa un mucchio di domande e si mette a suonare quasi tutti gli strumenti, batteria (Stella Mozgawa) e sassofono (Evan Hinshelwood) a parte. Pronti per questo 4 Febbraio? C’è da ringraziare la collaborazione con Samur Khouja, la Mexican Summer e pochi altri.
Il latino non è sempre una garanzia, ma sento di dovergli un po’ di fede!
È in uscita “Ants From Up There”, il secondo disco dei BCNR. Atteso è dire poco, per quanto mi riguarda, e non ha nulla a che fare col desiderio che avverti quando inizi a sentire la mancanza di qualcuno. Live annullati (di nuovo). Isaac Wood dichiara di sentirsi troppo triste per continuare a suonare la chitarra e a cantarci sopra. Così saluta tutti e sloggia. E loro, i Black Country, New Road, promettono di non sciogliersi.
Non so come la pensate voi, sui frontmen che abbandonano le band e sulla gioia che rimane a chi resta; io vi chiedo solo 6 minuti e 21 secondi di silenzio.
Calmi tutti, sarà rimasto qualche ingresso disponibile, nel dare il via alle prevendite tra ieri ed oggi. Eppure, mi preoccupa il fatto che questo live possa saltare com’è successo per tanti altri. Ci sarà, direte voi, tra Thom Yorke, Jonny Greenwood e Tom Skinner, qualcuno che avrà pensato ad un piano B!