Alla scoperta di Marta Tenaglia, la sua top7 del momento

Il nuovo singolo di Marta Tenaglia è frutto di un ricco, audace e profondo lavoro legato alla consapevolezza di sè e di conseguenza del suo progetto artistico.
Un percorso del quale risulta a volte protagonista, altre co-protagonista, e in qualche occasione anche quasi antagonista, ma in cui è sempre presente con tutta se stessa.

“Bonsai” uscita il 9 ottobre 2020 per Costello’s Records con distribuzione The Orchard, segue la pubblicazione delle cover legate al progetto PROSPETTIVA con cui l’artista ha iniziato ufficialmente nei mesi scorsi il suo percorso.

La produzione, elegante, originale e contemporanea è stata curata da Federico Carillo, uno dei produttori più brillanti della scena. 

Il lavoro che ha svolto con Marta in particolare, ha rappresentato per l’artista un punto di svolta profondo, una spinta che ha valorizzato potenziale e talento della stessa, con cura, tempo e un approccio totalizzante nell’entrare in empatia con lei.
Ma tutto è partito sicuramente dall’utilizzo eccelso della sapiente arte dell’ascolto.
E proprio di ascolti abbiamo parlato con entrambi, ai quali abbiamo chiesto i loro brani preferiti di questo strano e beffardo 2020, in una top 7, che è diventata in questo caso una top 14 di assoluta qualità ed in piena linea con il lavoro svolto insieme.
MARTA TENAGLIA:

Billie Eilish -Therefore I am
Qualsiasi cosa faccia uscire mi sembra un capolavoro, per cui non sarò oggettiva in nessun modo. Tuttavia oggettivamente è un pezzone, e mi fa morire che dal minuto 1.58 mi ricordi un sacco la trap italiana. Il singolo prima invece mi sembrava uscito da un CD di natale degli anni 90. La amo.

ELASI – Voli Pindarici

Aspetto l’uscita di questo brano dal 2017, Elasi mi fa volare sempre ma questo pezzo di più e come se non bastasse c’è pure del funk. Vorrei svegliarmi tutte le mattine e mettermi a correre sopra i fili dei miei tentativi sfidando i miei samurai interiori che mi dicono che non ce la farò mai. Ovviamente il tutto dopo il caffè.

Sans Soucis – Confini
Lei è italiana ma di base sta a Londra e quasi tutti i suoi pezzi sono in inglese, quindi quando l’ho sentita cantare in italiano mi ha spaccato il cuore perché era come se volesse parlare proprio con me. L’arrangiamento così essenziale secondo me è super elegante e questo non mi ha aiutato per niente a non piangere.

rum.gold – Save you
Ho scoperto rum.gold perchè ha fatto un featuring con la mia idola Jamila Woods, il pezzo si chiama Waiting For e sono entrata in fissa. Mi ha colpito subito questa voce maschile così delicata che mi risuonava direttamente nello sterno, così mi sono andata ad ascoltare qualcosa di suo e sono arrivata a Save You. E’ scarna, ma ho sentito comunque la potenza di un gospel. Va ascoltata anche la traccia All I Wanna Do (Voice Memo), dove ha registrato al volo l’idea della melodia principale del ritornello di Save You, e per me è ancora più potente del pezzo completo perché contiene proprio il seme di quell’emozione che gli è esplosa dentro e che voleva fermare. Melodramma sempre e comunque.

Queen of Saba ft. PCKT – Fulmini
La voce di Sara mi è arrivata come una lama che taglia la tensione nell’aria, adoro i cori soul-rnb cantati da voci maschili. Non sono riuscita ad identificare un vero e proprio ritornello ma la canto da giorni.
E comunque abbasso il binarismo.

Selton ft. Priestess – Estate
La saudade che le canzoni dei Selton si portano dietro mi crea dipendenza, io che da sempre sento un vuoto per aver perso qualcosa che non ho mai avuto. Mi crea dipendenza perché in realtà è un modo di affrontare la tristezza (intendo quella cosmica, quella che ha a che fare con le stelle, gli oceani e a noi che siamo piccolissimi) che non mi appartiene per niente, e per questo forse è incredibilmente magnetica per me.
Mentre la voce di Priestess che sembra ricamata tra nuvole e sospiri dice ‘’odio l’estate’’ non riesco a fare a meno di pensare che invece io la amo l’estate, io vivo per l’estate, vorrei solo l’estate eppure questa canzone è così mia.
In copertina c’è pure una rondine che piange.

Bonetti – Carnevale
‘’Balliamo in mezzo a mostri che han coriandoli sui denti, così che quando mordon forte e fanno male è un Carnevale’’
Non ci sarebbe bisogno di aggiungere nulla, questa frase la sento sulle ginocchia sbucciate di me bambina e sulle cicatrici guarite che ho imparato ad amare oggi.

CARILLO:
Glass Animals – Heat Waves
Gusto ed eleganza. Adoro come Dave Bayley tratta le ritmiche dei brani. Nell’ultimo disco si è superato anche sulle voci e questo brano lo dimostra.

Still Woozy – Window
Groove, chop su chop, dialogo con le backing vocals da manuale. Voce sexy come poche.Stray Kids – Back Door
Boy-band coreana formata da otto matti che cantano e ballano da paura. Più bravi dei BTS.

Tove Lo – Bikini Porn
Video girato con un cellulare e tanta fantasia. Prodotto da FINNEAS, genio assoluto. Tutte le voci che si sentono nel brano le ha create lui con Alterboy (solo per veri nerd).

Noga Erez – VIEWS
La scoperta più bella del 2020. Israeliana, riesce da sempre, grazie anche all’aiuto del suo fedele produttore Ori Rousso, ad avere una personalità ben definita.

All Time Low – Pretty Venom
Ballatona di uno dei gruppi pop-punk più bravi di sempre.

Nathy Peluso – SANA SANA
Tamarra al punto giusto. Follia e flow argentino.