[#tbt] Il 2008, i blog musicali e The Billionaires

Attenzione, questo è un #tbt ad alta gradazione nostalgica. Che poi è l’essenza stessa del #throwbackthursday, dunque tutto ok.

Partiamo col racconto.

L’incipit necessario è che sempre, qui a Kalporz, abbiamo cercato di scovare “nuova musica bella”. Lo facciamo anche oggi, basti pensare su tutto alla rubrica Scoutcloud che cura la Monica. Alle volte ci abbiamo beccato, altre volte no. E questa è la storia di un “no”.

Svolgimento: gli anni a cavallo del 2008 furono un periodo di entusiasmo altissimo per i redattori delle webzine e per gli amanti della musica in generale. Si può dire che era arrivato al culmine di estensione quel fenomeno di nascita dei blog musicali che dava la possibilità di andarsi ad ascoltare e leggere del nuovo gruppo, che so, appena nato a Williamsburg perché il tal blogger aveva postato un mp3 sul suo blog dedicato alle band newyorkesi. Tempo reale. Il progressivo miglioramento delle connessioni, ancora senza bande larghissime ma già senza modem a 56Kbp della fine ’90/inizi ’00 faceva il resto. Il famigerato Stereogum, ad esempio, era così, un semplice e piccolo blog. Io ne frequentavo tantissimi, oramai era un’ossessione e il rimando tra blog e blog era facilitato dalla barra a lato dei “blog amici”. Ognuno si linkava ed era facile passare allargare il proprio raggio d’azione e di ascolto, non solo negli States ovviamente ma all over the word. Sempre che ci si ritagliasse il tempo per ascoltare davvero tutta quella roba, ma questo è sempre così anche oggi, dovrebbe essere l’abc di ogni scribacchino musicale per cui passiamo oltre.

In quell’anno, dicevo, qui su Kalporz alimentavo le “News che dici Caspiterina!” con tutti questi nuovi gruppi e artisti eccitanti che potevano essere scoperti in giro per la rete. Se volete sapere una considerazione amara, quasi tutti quegli articoli non sono passati nella nuova versione di Kalporz per cui giacciono ancora in un limbo e non si sa se rimarranno lacrime nella pioggia (cit.). Poco male, mi sono detto, qualcuno lo posso pure recuperare qui nei #tbt. O, meglio, uno lo voglio certamente riproporre. Perché non è il caso delle Vivian Girls, The Pains Of Being Pure At Heart e Unknown Mortal Orchestra e di tutti quegli altri artisti che finirono in quella rubrica e poi sfondarono veramente, The Billionaires furono invece una di quelle bellissime promesse inespresse. Un rimpianto. Dopo allora non si seppe più nulla di questa band californiana, ed è davvero un peccato.

La loro “Eighties Movies” è stato un pezzo che ho ascoltato ad libitum quell’anno, che tutte le volte mi strappava un sorriso. Non solo, l’album “Really Real For Forever” finì pure nei miei personalissimi awards 2008. Al tempo si ascoltavano molto con i cd-mp3 in auto, ora dubito che ancora qualcuno lo faccia, e quella canzone finiva in tutte le mie compilation possibili su quel supporto, fatte ad uso e consumo della mia auto o di quelle dei miei amici. Ero talmente esaltato da questo brano che lo consigliavo a chiunque, tramite mail. Al tempo non era ancora costume discutere sui social (Facebook esplose quell’anno, in Italia), per cui le modalità usuali di collegamento a distanza erano le mail usate come post dei forum, con una certa lentezza nello scriverle e soppesarle, quasi come una lettera di carta. Gmail che iniziò l’epoca delle webmail che collegavano le mail per argomento, e quindi le raggruppavano su un’unica “linea”, aiutò quella logica. Ricordo che consigliai “Eighties Movies” ad un’amica che mi rispose così:

Davvero caruccia la canzone, ha messo di buonumore anche me dopo un pomeriggio inutile!
Mai sentiti prima…
It’s all in your head it’all it’s all in your head!! ma parla di quando uno si fa i film nella testa?? haha fa molto me…

Quel Caspiterina ora è presente su Kalporz (ricaricato per l’occasione) e, niente… questo articolo è un po’ un’accozzaglia di ricordi ma forse ne valeva la pena.

Anzi, certo, cazzo se ne vale la pena riascoltarsela, “Eighties Movies”!

(Paolo Bardelli)