Infatuarsi di EERA

C’è un album che è da qualche giorno che è diventata una mia personale ossessione: è “Reflection Of Youth”, album di debutto di EERA, uscito il 3 novembre 2017 su Big Dada. EERA è una norvegese che ora fa musica a Londra, e l’imprinting inglese (soprattutto nella produzione) si sente.
I riferimenti? Immaginate PJ Harvey che si abbandona al modus di Lana Del Rey con le obliquità di Pixx e qualche suono dei Radiohead. Una Goldfrapp degli esordi molto più malata. C’è qualcuno che ha usato per lei il termine grungepop, ma non è che bisogna sempre definire tutto.

Ora occorre metabolizzare bene e capire se è un’infatuazione passeggera o molto più. E consigliare l’ascolto di tutto l’album (e in particolare di “Survived”)

(Paolo Bardelli)