SANTIGOLD, “99¢” (Atlantic Records, 2016)

santigoldSiamo stati cattivi, dobbiamo ammetterlo. E’ che dopo “Master of My Make-Believe” (Atlantic, 2012), che si era beccato qui su Kalporz un 64/100 (non un votone…), l’ascolto dei singoli che hanno preceduto questo “99¢” culminati con quella sciacquetta di canzone che è “Chasing Shadows”, ci aveva inesorabilmente scoraggiato.

Invece, ascoltato nel complesso, “99¢” è probabilmente un (leggero) passo in avanti rispetto a “Master of My Make-Believe”. Non siamo certo dalle parti della qualità dell’esordio della nostra, ma questo terzo lavoro della cantante neretta di Philadelphia si fa ascoltare. Permane una sorta di disomogeneità generale come se Santigold non sapesse bene dove andare: se dalle parti della dubstep reggaeizzata o hiphoppata di “Big Boss Big Time Business” e “Who Be Lovin Me (che ospita il featuring di iLoveMakonnen) o se piuttosto addentrarsi definitivamente nelle zone della post-wave/new-wave di “Outside The War” e della bellissima “Rendevouz Girl” (una canzone che rinverdisce i fasti di “Say Aha” e che per certi versi ricorda i Charlift di “Amanaemonesia”). Varietà che probabilmente è conseguenza delle numerose e differenti collaborazioni anche su questo disco (l’immancabile Dave Sitek dei TV On The Radio, Rostam Batmanglij, Hit-Boy, Zeds Dead, Patrik Berger, Justin Raisen, Sam Dew, John Hill, Doc McKinney) che rendono il tutto inevitabilmente composito. Ma a questo punto – analizzati tutti e tre i suoi lavori – crediamo che il balzellare di qua e di là sia una particolarità precipua di Santigold, e quindi non possiamo fargliene una colpa.

Anche se… c’è sempre un “anche se” ed è questo: se solo la cantante statunitense mettesse a fuoco la sua proposta come in “Banshee”, variopinto affresco allegro e scanzonato, o nella giocosa “Can’t Get Enough of Myself”, tutto assumerebbe una luce migliore e lei sarebbe seguitissima. Invece rimane una piccola crisalide nera che non si è ancora schiusa e forse non lo farà mai: artista di culto per alcuni e cantante tralasciabile per molti altri. Noi stiamo a mezza via, in attesa che ci sorprenda e ci smentisca.

69/100

(Paolo Bardelli)