Matteo Ghilardi Awards 2011

1. VERDENA – Wow.
I Verdena, volenti o nolenti, sono una certezza da una decina d’anni. “Smile” andava riscoperto.

2. THURSTON MOORE – Demolished Thoughts.
La genialità sonica applicata ad un folk sotterraneo

3. J. MASCIS – Several shades of why.
Un uomo di poche parole, che esprime magistralmente la sua genialità tramite la sei corde.

4. YOUNG WIDOWS – In & out of youth and lightness.
Claustrofobico, malato, pesante, l’indie rock danza con l’oscurità.

5. THE HORRORS – Skying.
I Vaselines sostengono che gli ’80 sono una merda. Concordo, però gli Horrors ci sguazzano con classe.

6. P.J. HARVEY – Let England Shake
Polly è in continua evoluzione, evitando la noia abissale di “White chalk”.

7. BLACK KEYS – El Camino.
Hanno la capacità di comporre buone canzoni, una voce memorabile e hanno riscoperto il rock.

8. THE JOY FORMIDABLE – The big roar.
Un gruppo che sa ancora far divertire, aspettiamoci molto prossimamente.

9. JEFF THE BROTHERHOOD – We are the champions.
Sono un duo, il titolo fa schifo, non inventano nulla. Il classico disco ignorante che non manca mai nelle mie classifiche annuali.

10. ICEAGE – New brigade
Danish punk con spruzzate di Liars e un gusto anarchico che non guasta mai.

(Matteo Ghilardi)

Collegamenti su Kalporz:
Matteo Ghilardi Awards 2010

6 gennaio 2012

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