Art Brut, Circolo degli Artisti, Roma, 23 settembre 2011

Ci sono gruppi che non sentono la necessita di evolversi e mutare il loro dna artistico, ma rimangono sempre fedeli a se stessi. E’ quello che succede anche agli Art Brut, che tra dischi (sempre e comunque di buona fattura) prodotti da Frank Black e divertenti esibizioni dal vivo, mandano avanti la propria carriera senza alti e bassi. Il concerto del Circolo degli Artisti di Roma, parte di un mini tour italiano di tre date, è stata la solita gradevole conferma. Ormai lo si sa dal disco d’esordio: gli Art Brut sono questi, piaccia o meno.

Il motivo di questa nuova visita in Italia della band era quello di presentare i brani di “Brilliant! Tragic!”, uscito lo scorso maggio e prodotto come il precedente da Frank Black dei Pixies. Disco che oltre ad una buona produzione si avvale come sempre testi di Eddie Argos, ironici e urticanti come sempre. E sebbene la scaletta del live romano sia stata principalmente incentrata sui nuovi pezzi, i momenti migliori si sono avuti soprattutto con i vecchi singoli risalenti a “Bang Bang rock’n’roll” e “It’s a bit complicated”. Purtroppo il pubblico non è tantissimo, complice il clima ancora estivo di settembre, ma comunque caloroso sin dai primi minuti. Appena iniziato il concerto il vero padrone della scena diventa Eddie Argos, con le sue istrioniche e pirotecniche doti da frontman.

Come sempre il cantante e leader della band dialoga con il pubblico e presenta le canzoni una per una con intermezzi quasi cabarettistici, scende tra il pubblico, improvvisa un testo lunghissimo durante “Modern art”. Insomma è in tutto e per tutto l’elemento catalizzatore degli Art Brut. Dietro di lui gli altri quattro musicisti che ormai suonano a memoria e gli fanno perfettamente da spalla. Il concerto scorre via gradevole e senza intoppi, con i momenti più recenti della carriera del gruppo che vengono intervallati con sapienza da brani più conosciuti, come “Alcoholic unanimous”, “Direct Hit” o “Nag nag nag nag”. Dopo “Unprofessional wrestling”, brano rimasto fuori dall’ultimo disco, e la graffiante “Rusted guns of Milan” è il turno delle acclamatissime “Emily Kane” e “Good weekend”. Questi sono e saranno gli Art Brut: prendere o lasciare.

(Francesco Melis)

5 ottobre 2011

(foto: www.tombarnesphoto.com)

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