HOWE GELB, ‘Sno Angel Like You (Thrill Jokey / Wide, 2006)

Cosa ci fa Howe Gelb, da sempre identificato nel sole programmatico di quel di Tucson, Arizona, in una baita sperduta nel bel mezzo della neve dalle parti di Ottawa, Canada? Basterebbe questo per comprendere quanto “’Sno Angel Like You” rappresenti un Howe Gelb diverso rispetto a quello che il fan è abituato a vivere e ascoltare: in più metteteci che tutte quelle stramberie sonore, le deviazioni freak che prende il suo folk-rock bizzarro sono completamente bandite dalle quattordici tracce che compongono quest’ultima fatica e avrete materiale a sufficienza su cui discutere per un bel po’ di tempo.

È un album in cui Gelb prende il suo passato nei Giant Sand e lo scarnifica fino all’osso, rileggendo anche alcune delle pagine più note e idolatrate (non a caso il cd si chiude sulle note celeberrime di “Chore of Enchantment”), allo stesso tempo producendo originali standard blues coadiuvato dal coro Gospel delle Voices of Praisie, per poi perdersi nella memoria dolorosa dell’amico Rainer Ptacek, altro tucsoniano di ferro – ma di origine chiaramente mitteleuropea – scomparso prematuramente neanche dieci anni fa, con un tumore al cervello che si è portato via la sua inconfondibile slide guitar e lasciando nell’amico Gelb un vuoto incolmabile (Ptacek partecipò come ospite ad alcuni album dei Giant Sand, ma fondò soprattutto insieme al collega cantautore la Band of Blacky Ranchette, nell’ormai lontanissimo 1983).

Non è certo un album fondamentale “’Sno Angel Like You”, non aggiunge nulla a quanto Gelb abbia scritto finora e non passerà alla storia, ma è impossibile rimanere freddi nell’assistere a questa ricerca perpetua e cocciuta della purezza, nella quale lo standard non viene interpretato come arto morto appartenuto al passato ma bensì come necessità della contemporaneità per non perdere le proprie radici. E quest’ultima considerazione permette di comprendere ancora meglio il file rouge che lega l’esperienza di Gelb all’ubriaca esibizione sudista di Bonnie ‘Prince’ Billy/Will Oldham/Palace Bros che si è cristallizzata ulteriormente nella tournée collettiva che li ha visti approdare anche a Faenza lo scorso anno.

Howe Gelb come Bonnie ‘Prince’ Billy dunque, ma anche come il Bob Dylan post-contestazione a ben vedere, e come tutti quei cantori delle radici che ne hanno compreso il reale senso. “’Sno Angel Like You” è forse il lavoro più accessibile che la mente genialoide di Howe Gelb ha prodotto in venti e passa anni di onoratissima carriera, e potrebbe facilmente crocefiggere più di un cuore: io glielo auguro, nella speranza che questo produca un desiderio di conoscenza a ritroso della sua arte. Chissà, magari l’uomo del sole dell’Arizona potrebbe trovare la sua fortuna nel gelo nevoso del Canada. Paradossi…

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