Quest’anno qui a Kalporz c’è completa comunanza tra l’artista che si porta a casa il titolo di miglior album e miglior canzone. Un po’ a sorpresa, a dir la verità, ma la classe di Sufjan non è mai stata in discussione. E poi il testo davvero colpisce (al cuore):
Legami a una piccola zattera di legno
Tie me to a tiny wooden raft
Brucia il mio corpo, indicami la risacca
Burn my body, point me to the undertow
Spingimi finalmente nel vuoto
Push me off into the void at last
Guardami andare alla deriva e guardami lottare, lasciami andare
Watch me drift and watch me struggle, let me go
Perché lo voglio davvero sapere
‘Cause I really wanna know
Qualcuno mi amerà mai?
Will anybody ever love me?
Il secondo posto invece si veste delle atmosfere a mezza altezza tra pop e battiti estatici della title-track del duo gallese degli Overmono, che precede di poco l’elettronica scura e schizofrenica di Fever Ray in un brano che in effetti è uscito nel 2022 ma è contenuto nell’album di quest’anno “Radical Romantics”. Per il resto troviamo canzoni di “vecchie guardie” come The National, PJ Harvey e Blur assieme a Lana Del Rey con la sua pluriapprezzata “A&W”, presente in effetti in diverse classifiche di siti internazionali come canzone dell’anno, oltre alle fascinazioni elettroniche di Oneohtrix Poin Never e Marina Herlop e al pop dell’outsider Fortunato Durutti Marinetti.
In fondo una comoda playlist Spotify reipiloga tutte le canzoni del 2023 votate dagli scribacchini kalporziani.
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