LEE GAMBLE, “Flush Real Pharynx 2019-2021” (Hyperdub, 2021)

Torna Lee Gamble con “A Million Pieces Of You” l’ultima parte della trilogia “Flush Real Pharynx 2019-2021”.

Anche questa volta l’artwork è curato da Clifford Sage, noto anche come Recsund sulla mitica Quantum Natives,  in cui appare lo stesso intreccio grafico degli altri due EP ma con un elemento differente: se nei precedenti dominavano gli elementi meccanici e industriali in questo compaiono elementi naturali, sempre frullati in 3D.

La ricerca di Lee Gamble per uno show totale, caratteristica dei suoi ultimi live, caotici e pretenziosi, passa anche attraverso questo triplo album.

“Flush Real Pharynx 2019-2021” è in pratica un album realizzato in tre fasi, 77 minuti totali completamente tritati e frullati senza liquidi, tra carrozzerie, urla e ricordi playstationiani.

I capitoli precedenti della trilogia sono “A Paraventral Scale”, il primo EP uscito all’inizio del 2019, con i suoni della BMW Shunghuan X5 nella traccia omonima e “Exhaust” il secondo lavoro uscito a fine 2019, sempre sulla stessa linea del precedente.

Nell’ultimo “A Million Pieces Of You” si intravede uno spiraglio di speranza e di umanità che lasciano da parte le derapate esauste e tirate di “Exhaust” e l’ascesa dalla luce all’oscurità di “A Paraventral Scale”. Una conclusione degna, da finale che rischiava di vederci schiantati contro un muro ci riporta invece sull’asfalto.

Il disco si apre con il pezzo “Balloon Lossy” dove appare un lamento, una specie di incidente automobilistico rallentato con la voce di Lee che sembra dire “..good news..”; il tutto prosegue con “Newtown Got Folded” una specie di viaggio in auto in una città del 3000 per finire circondati da voci di AI in “Obsession Model” e ad un tratto ti svegli (dalla realtà?) per ritrovarti in un finale simile a Cowboy Bebop con il pezzo di piano in “Empty Middle Seat” quasi a segnare la fine o l’avvicinarsi della fine con “You Left A Space”, pezzo totalmente IDM old school, arrivando poi a “Hyperpassive” singolo di uscita dell’EP breakbeat sintetica che più che [HYPER]passiva sembra [HYPER]irrequieta. Infine troviamo sfogo e pace in “Balloon Copy” perfetta per la conclusione per questo viaggio nell’[HYPER]reale.

65/100

(DPK800)