BELLE AND SEBASTIAN, “What To Look For In Summer” (Matador, 2020)

Lo scorso dicembre è stato, oltre all’ultimo mese di un anno da dimenticare, l’occasione per alcuni gruppi rappresentativi del filone indie di fare il punto sulla loro carriera. Dalle raccolte (The Kills, White Stripes) agli album dal vivo (con i proventi di “Royal Albert Hall” degli Arctic Monkeys totalmente destinati all’ente benefico War Child) c’è l’imbarazzo della scelta, ma questo ennesimo documento in tournèe dei Belle And Sebastian si fa preferire per la formula intrigante – ventitré canzoni registrate in otto differenti location, tra cui una barca! – e la passione/empatia che i glasvegiani da sempre condividono con i fan.

La scaletta pesca da tutti i dischi importanti con ovvia predilezione per il capolavoro “If You’re Feeling Sinister” del 1998 e il più radio-friendly “Dear Catastrophe Waitress” del 2003, pur senza “I’m A Cuckoo”: sfilano nel delirio generale la tenera “Seeing Other People”, introdotta così da Stuart Murdoch, “Let us explore the early sexual politics of some of the members of Belle And Sebastian“; la ballata pianistica “The Fox In The Snow” e il suo contraltare rock “Stay Loose”; il lento crescendo “The Boy Done Wrong Again”, tra Paul McCartney e Burt Bacharach; la frizzante “Wrapped Up In Books” dove si uniscono tutti i vocalist della band. Gli episodi recenti si limitano a “Poor Boy”, quasi una outtake dei Blondie ma cantata da Sarah Martin, “We Were Beautiful” con una leggera ritmica jungle prima di un chorus potente e a “Little Lou, Ugly Jack, Prophet John”, ispirata dal Bob Dylan più romantico (non per nulla su “Write About Love” è in duetto con Norah Jones). Echi di America anche nel country-rock younghiano di “The Wrong Girl”.

Oltre alle classiche “The Boy With The Arab Strap” e “Step Into My Office, Baby”, i momenti più belli del doppio cd si trovano nelle performances della sognante “Beyond The Sunrise” – da non perdere i ricami sixties alla chitarra di Stevie Jackson – e “My Wandering Days Are Over”, incredibile pezzo dall’esordio “Tigermilk” dedicato a Isobel Campbell, presente sulla barca nella data del 10 Agosto 2019: una stella cadente in più nel cielo di quella sera, e fortunato chi c’era. Perchè i Belle And Sebastian sono una grande famiglia, oltre che un gruppo fondamentale della storia della musica.

78/100

(Matteo Maioli)