Best Songs 2017 So Far

Le classifiche sono sempre più istituzionalizzate, alle scadenze prefissate (fine anno, ma oramai anche a metà anno) come fossero una tassa. Qui a Kalporz abbiamo pensato di fare un riepilogo veloce per gioco in un giorno qualsiasi, così, guardandoci indietro e dicendo qual è stata la canzone che ci è rimasta più dentro in questi primi mesi del 2017.
E così ogni scribacchino ha detto la sua in maniera spontanea, poco meditata.
Poi arriveranno anche le classifiche più serie, più ponderate e alle tempistiche giuste. Ma lasciateci ancora il gusto di condividere le nostre passioni in un giorno qualsiasi.
(Paolo Bardelli)


Matteo Bordone:

Gorillaz, “Saturnz Barz”

Perché da quando è uscita non ho ancora smesso di ballare.


Matteo Maioli:

Robyn Hitchcock, “Time Coast”

Robyn Hitchcock ha fatto in tempo a registrare l’ennesimo capolavoro.


Gianpaolo Cherchi:

Sleaford Mods, “B.H.S.”

Perché è semplicemente la #brexit


Giuseppe Franza:

Thurston Moore, “Smoke Of Dream”

Perché non mi ricordo mai di preciso quello che sogno, ma l’atmosfera, la musica, è più o meno quella dell’ultima canzone del Sonic old man.


Virginia Tirelli:

Fleet Foxes, “Third of May / Ōdaigahara”

Un’attesa così lunga che ho fatto in tempo a laurearmi.. ma ne è valsa la pena!


Nicola Guerra:

Tanika Charles, “Soul Run”

Perché il soul non ha tempo.


Giulia Capellini:

Una qualsiasi dall’ultimo Dirty Projectors

E’ uno dei pochi concept album sul tema “heartbreak” che non ti faccia venire voglia di ucciderti. È pop, a tratti r&b, è allegro.


Matteo Mannocci:

Arca, “Reverie”

Un cupo espressionismo elettronico che mette i brividi


Monica Mazzoli:

Peter Perrett, “How The West Was Won”

A volte ritornano.


Enrico Stradi:

Slowdive, “Star Roving”

Ventidue anni di silenzio, interrotto da questo pezzo folgorante, in cui si sente tutto quello che mi piace ascoltare.


Paolo Bardelli:

Delicate Steve, “Winners”

Perché è da quando è uscita che vorrei essere in infradito e bragoncini corti su un lungomare tipo Coney Island, con un hot dog in mano.

Piero Merola:

Migos, “Bad and Boujee” feat. Lil Uzi Vert

Perché il 2017 sembra davvero l’anno dei Migos. Anche se non lo sapete l’avete sicuramente ascoltata.