Jeff Buckley e il mercato dell’aldilà

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In questi giorni facciamo fatica a scrollarci di dosso le note di “Last Goodbye” che inondano la televisione in sottofondo di una nota pubblicità. Nonostante tutto, confesso, non mi hanno ancora stancato. Non ci riusciranno. Non ce la faranno a farmi “odiare” “Last Goodbye” di Jeff Buckley solo perché me la propinano giorno e notte sotto la parlata simpatica (ma non oltre) di Pif.
Io tengo duro.

Presi così come siamo da questi problemi, in questi giorni giunge perfino la pubblicazione di un nuovo video di Jeff Buckley (??!?), collegata all’uscita – il prossimo 16 marzo -della raccolta di rarità “You and I”.

E’ una cover di “I Know it’s over” degli Smiths, e il relativo video (anteprima Rolling Stone) è stato diretto da Amanda Demme (con Amy Redford in veste di produttore esecutivo).

Se aggiungiamo a questa uscita quella del novembre scorso di Kurt Cobain (“Montage of Heck: The Home Recordings”) possiamo dire che il mercato dell’aldilà è molto fiorente. I casi sono due: o grazie la scoperta di ieri delle onde gravitazionali (e conferma dei buchi neri) si sono definitivamente aperti varchi a mondi paralleli a noi sconosciuti, e pertanto gli artisti in questione hanno gentilmente “passato” una cassettina dei tempi d’oro a noi poveri umani per la pubblicazione sulla Terra, oppure qualcuno ci sta speculando.

Purtroppo, direbbe Guzzanti, di solito è “la seconda che hai detto”.

(Paolo Bardelli)