Intervista a The Neon Empire

Incontrati al Frequency Festival di St.Polten in Austria dove sono stati convocati tra le band inglesi emergenti del Weekender-UK Stage, The Neon Empire è un gruppo che sembrerebbe tutto tranne che britannico. Mentre spopola l’indie nella loro Londra come altrove, Ed Roughton (voce/chitarre), Will Skidmore (basso/cori) Chris Peters (tastiere) Joey Goode (batteria/cori) non si vergognano di riproporre un rock più convenzionale. Strutture semplici, venature anni ’70, una visceralità accomunabile ai recenti revival alla Kings Of Leon e ballad più legate alla tradizione d’Albione (come il nuovo singolo “Burning Down”).

Eppure hanno suonato, tra un festival e l’altro, di spalla a Pogues e Pete Doherty né NME ha disdegnato ottimi pareri a riguardo, nei suoi influenti servizi speciali sulle nuove band del variegato sottobosco inglese
Di seguito il breve colloquio con il frontman Ed.

Presentatevi.
Ci chiamiamo The Neon Empire, un quartetto di Londra. Il nostro nome è un riferimento sarcastico alla vacuità della musica e della vita moderna.

Come sta andando il tour? Reagiscono bene platee anche più ampie, nei grandi festival inglesi o nei live di spalla a Pogues e Pete Doherty?
Tutto fantastico. Un’ottima esperienza quella di suonare in palchi grandi davanti a platee più numerose rispetto ai club. L’impressioen è che a chi guarda piacciano le canzoni costruite attorno a un riff che funziona bene, ma anche la nostra canzone più soft, “Burning Down”. Certamente nel nostro primo lavoro ci sarà roba più ritmata e più incastri di chitarre.

Com’è andata invece fuori dall’Inghilterra, in questo Frequency Festival. Divertiti? Complimenti per lo show, molto intenso e rilassato. La gente sembrava presa bene nonostante molti di loro aspettassero con ansia gli A Place To Bury Strangers People cancellati e originariamente previsti per l’orario in cui siete stati spostati all’ultim’ora.
Situazione strana, ma è andata benissimo, ce la siamo spassata. Ma devo ammettere che suonare fuori piuttosto che nel Weekender-UK Stage, con una giornata del genere sarebbe stato meraviglioso.

Siete venuti fuori alla ribalta con un LP. E ora? Al lavoro per un LP, singoli, EP o cos’altro? Molti vostri connazionali spingono molto sui singoli ultimamente, o sui mini-album. Altri si sono rassegnate a mettere in download gratuito canzoni ufficiali prima della data di uscita. Starà mica diventando obsoleto il formato classico?
Effettivamente pur avendo un sacco di nuovi brani, nati dopo l’uscita del nostro EP d’esordio “Join Forces” stiamo decidendo il dafarsi sebbene far uscire fuori qualosa di ufficiale sia fuori discussione. Un’anticipazione, magari: il nostro prossimo singolo si intitolerà “New York Skies”.

Nelle vostre influence tra le altre cose, chiamate in causa addirittura Kings Of Leon e Foo Fighters e comunque il vostro sound a tratti sembra più americano che britannico. Piuttosto raro dalle vostre parti dove quasi tutti ormai fanno indie o ciò che piace a NME. Vi sentite un fenomeno minoritario? O piuttosto potrebbe essere un buon viatico per esplodere negli States dove il rock fatto con chitarre standard ha ancora cittadinanza?
Non ti nascondo che anche per questo motivo stiamo pensando all’America, ma c’è ancora tantissimo da fare in Inghilterra, prima. La definizione di musica indie è piuttosto vasta e vaga. Sfortunatamente più di cattiva fattura che di buona qualità. Ma ci sono ancora band più smaccatamente rock. Certamente meno di quante la gente classifica come indie.Credo che in definitiva sia più difficile oggi fare della buona musica rock che della buona musica indie.

Anche a proposito di ciò, quali i feedback della stampa specializzata?
Buoni, buoni, nessuna recensione negativa. Per ora. Credo che ci sia della gente contenta di poter vedere delle rock band che provano a emergere in mezzo a tutto l’indie che viene fuori.

Tre album recenti che vi hanno convinto.
Fleet Foxes – Fleet Foxes
MGMT – Oracular Spectacular
Muse – Uprising

Mentre new names britannici cui dovremmo prestare attenzione?
Ci sarebbero tante band che mi passano per la testa, ma quelle al top sono Friendly Fires (myspace), Mystery Jets (myspace) e Screaming Lights (myspace).