MOGWAI, Government Commissions (BBC Sessions: 1996-2003) (Pias/BBC/Rock Action, 2005)

La musica underground degli anni ’90 è stata caratterizzata dal post-rock, un genere che ci ha regalato lavori fantastici ad opera di formazioni che sono entrate oramai nel culto (una su tutti: Slint) ma dal respiro abbastanza corto. Sì perché l’afflato dell’urgenza comunicativa che i gruppi del genere esprimevano attraverso gli arpeggi strumentali e le atmosfere in crescendo sembra ormai terminato e la soluzioni proposte dagli ultimi “sopravissuti” – gli stessi Mogwai o gli Explosions in the Sky – possono essere sì dei bei dischi, ma che ripetono all’infinito degli stilemi oramai superati e completamente assorbiti.

Tutto questo per dire che queste BBC Sessions dei Mogwai – le prime pubblicate ufficialmente dalla morte del compianto John Peel, il quale è omaggiato dal gruppo con la registrazione della presentazione: “Ladies and gentlemen: Mogwai” – possono essere sì un necessario recupero e una specie di “punto della situazione” sulla carriera degli scozzesi, ma che non trova totalmente la sua ragion d’essere se non per la numerosa platea di appassionati e fan (per dire, l’ultima tournèe del gruppo ha registrato incassi insperati). E la musica? Beh, la musica ormai la conosciamo: si tratta della bellissima e riuscitissima descrizione dello stato d’animo e dei sentimenti attraverso i crescendo atmosferici, alle chitarre arpeggiate che alternato la quiete e la tempesta, la calma e l’esplosione (“Like Herod”). Affreschi su pelle viva di sensazioni notturne (“Hunted by a freak”) mentre un soffice tappeto elettronico supporta passaggi che ricordano certa psichedelia (“R U still in 2 it”) dove è un piacere lasciarsi andare e perdersi nelle atmosfere create con grazia cui siamo sì abituati, ma che ci sorprendono sempre con immenso e profondo piacere (le due parti – soprattutto la seconda – di “New paths to Helicon”).

Siamo quindi d’accordo nel considerare questo disco come un resoconto profondamente inutile, ma di quell’inutilità che occorre per ricordarci quanto è stato bello e sempre bello sarà perdersi negli amori di una volta.

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