So Beast presentano “Brilla” con 7 cose che lo hanno ispirato

Brilla” è l’ultimo album dei So Beast, uscito il 31 marzo per Needn’t / La Tempesta e l’etichetta svizzera Blaublau.  

“Brilla” mescola stili e linguaggi diversi, nonostante questo non rischia mai di apparire incoerente o poco credibile; rispetto alle produzioni precedenti si sente un passo in avanti soprattutto nelle strutture e negli arrangiamenti portati ad un livello superiore. Il risultato è un album che suona sicuramente più pop ma con un forte elemento di “raw edge”. 

I So Beast sono Katarina Poklepovic e Michele Quadri, entrambi produttori, beat maker, musicisti e compositori di provenienze miste, di base nella campagna bolognese.

Il percorso dei So Beast, per molti anni, è stato soprattutto incentrato sull’improvvisazione libera, sulla sperimentazione, l’arte multimediale e la radio art. Hanno curato diversi podcast radio art   (World Wide Breast per radio Tsunami in Cile, Lungs Dance per Galleriapiu e OOXXYY per Narkissos gallery di Bologna). Per anni si sono mossi in tour nella scena più profonda underground in Europa e nei Balcani.  La scintilla nel dialogo musicale si accende nel 2015, quando, all’interno del circuito del centro sociale bolognese XM24, il duo inizia a sperimentare col pianoforte e una drum machine, seguendo un proprio flusso estetico-sonoro. 

“Brilla” è un’esplosione di generi che in modo perfettamente equilibrato coesistono e diventano uno il potenziamento dell’altro all’interno dello stesso pezzo: elettronica, avanguardia, hip hop, hyperpop, post punk, jazz, contemporanea, world music.

Questo sabato 22 aprile il duo presenterà per la prima volta live l’album al Locomotiv di Bologna e per raccontare l’uscita ci racconta 7 cose che ne hanno ispirato la ricerca musicale, tra musica, eventi storici, libri e film.

More Brilliant than the sun (libro di Kodwo Eshun, 1998)

Questo libro di Sonic Fiction, Brilla già nel titolo illuminando un percorso musicale attraverso la tecnologia del ritmo e il ritmo della tecnologia, in cui la pratica musicale (l’uso degli strumenti, la composizione, la registrazione, la performance)  diventa esplorazione ed espressione di un codice futuristico direttamente connesso al nostro essere. Un viaggio che parte dall’orecchio ed attraverso l’ascolto si espande nel sistema nervoso che percorre tutto il corpo.  I sample, l’uso dei breakbeats, i loop, le ripetizioni meccaniche dei sequencer che rivelano una nuova dimensione. 

Rivoluzione Haitiana (1791-1804)

Abolizionismo e Rivoluzione Haitiana sono argomenti ingiustamente poco conosciuti, ma molto attuali e importanti. La rivoluzione haitiana è l’unico esempio storico in cui una popolazione resa schiava insorge con successo contro gli oppressori. Un evento che illumina il suo tempo fino ad oggi. La cultura Atlantica della diaspora africana è una infinita fonte di ispirazione.  

Mount Kimbie “Love What Survives” (2017)  

Elettronica suonata insieme, con spontaneità. Semplice profondo sperimentale pop. Un disco che abbiamo ascoltato molto, anche durante il periodo di produzione di Brilla.  In copertina il riflesso di un raggio di sole 🙂

Don’t Look Up (2021)

Questa vibe da fine del mondo che sa di meme. Non che sia uno dei nostri film preferiti, però ci sembrava utile inserirlo fra queste 7 cose per parlare di Brilla.  Alla fine anche la realtà del disastro climatico, dei complottismi, del tunnel dei social network, di tutte le contraddizioni del nostro mondo, può essere intrattenimento in streaming per staccare un paio d’ore guardando il cinema sdraiati sul letto con lo smartphone. Mentre fuori l’asteroide brilla.  

Finta (Orionskate 2020, independent skate video)

L’opera del giovane visionario skater e artista Spalatano Dino Coce, con la sua interpretazione creativa dell’architettura attraverso un approccio unico sia allo skate che al videomaking, è uno stimolo ad affrontare la vita urbana e a superare i limiti della realtà quotidiana. 

Run The Jewels – RTJ4 (2020)

Se la musica può essere il veicolo di un messaggio, l’hiphop di Run The Jewels viaggia diretto e potente come un mega pugno. Siamo grandi fan e non ci hanno mai delusi. Flexa sulle barricate coi boombox RTJ4 le rime i beat i featuring, tutto carica a mille. 

Young Fathers – Cocoa Sugar (2018)
Un altro disco per concludere. E che disco. Un altro gruppo di persone che crea con spontaneità e semplicità un linguaggio diretto e complesso, elettronico e organico. Ritmi e melodie che comunicano una spiritualità trasversale e collettiva, come finalmente pop e fiorita. Disillusione sperimentazione evoluzione coscienza. Unicità condivisa e serena. Questo disco abbiamo scoperto nel momento in cui cercavamo di dare una direzione al nostro sound che accompagnasse le nostre molteplici energie verso un obiettivo comune, che fosse potente reale e fruibile.