[T4ATF!] Ghost Power, Cola, Indigo Sparke, Les Big Byrd

Il periodo che stiamo vivendo di fine anno porta con sé ansie da completismo in ottica di “ascolto totale” delle proposte più importanti, o semplicemente belle, del 2022. Quindi ecco qui altri 4 suggerimenti.

GHOST POWER, “Ghost Power” (Duophonic Super 45s, 2022)

I Ghost Power sono un duo formato da Jeremy Novak, già nei newyorkesi postrockers Dymaxion e Timothy Gane, già fondatore degli Stereolab assieme all’ex compagna Lætitia Sadier. E proprio per l’etichetta degli Stereolab, la Duophonic Super, esce questo primo lavoro del duo, un’apoteosi di kitsch strumentale tra psichedelia casalinga ed epica, e fa un po’ “il paio” con “Full Circle” di The Advisory Circle di cui ho parlato nello scorso T4ATF!, perché sono due album similari, un po’ più naif e movimentato (Ghost Power) e l’altro più d’atmosfera (The Advisory Circle), ma entrambi accumunati da una visione poliedrica del mondo musicale e di elettronica elementare.


COLA, “Deep In View” (Fire Talk, 2022)

Com’è noto, da un paio di anni a questa parte tutto è post-punk: per la critica anche i canadesi Cola che però per me sono più asciutti e strutturati per cui io non li definirei in quel modo. I Cola derivano dagli Ought (che qui a Kalporz abbiamo seguito in tutti i loro album e abbiamo anche intervistato) e sono Tim Darcy e Ben Stidworthy, insieme al batterista Evan Cartwright: un indierock spigoloso e nervoso ma senza drammi che tira alle volte dalle parti dei primi Strokes, e non è un male.


INDIGO SPARKE, “Hysteria” (Sacred Bones, 2022)

Forse è un’eresia, ma la voce di Indigo Sparke mi ha ricordato quella di Mimi Parker, quantomeno nella iniziale “Blue”. Forse è solo una suggestione, le mancanze fanno brutti scherzi. Ma questo non toglie che la cantautrice australiana abbia una voce pulita e nostalgica che colpisce.

Hysteria” è il suo secondo album ed esce a un anno dal debut “Echo” (2021): mentre quello era co-prodotto da Adrianne Lenker dei Big Thief, questo disco è invece prodotto da Aaron Dessner dei National e Big Red Machine.

La canzone consigliata per capire se ascoltare tutto l’album è “Pressure In My Chest”, dall’incedere morbido alla Cure (il riferimento è il giro armonico di “Closedown”).


LES BIG BIRD, “Eternal Light Brigade” (autoprodotto, 2022)

I Les Big Byrd sono una psycho-indie band svedese con già due album all’attivo, tra cui l’ultimo con un titolo particolare e che non può essere dimenticato, “Iran Iraq IKEA” (2018), e che infatti girò parecchio. Tornano domani 25 novembre con il nuovo album “Eternal Light Brigade” che, a giudicare dal nuovo singolo “Eyes Like Dead Stars”, fa bene sperare: quest’ultimo brano infatti si potrebbe definire uno space-rock fatto dagli U2 di “Boy”.

(Paolo Bardelli)