E sono quaranta anche per “…If I Die, I Die” dei Virgin Prunes

Dopo aver celebrato l’imprescindibile New Gold Dream dei Simple Minds è tempo di riprendere in mano “…If I Die, I Die”, l’abbagliante esordio dei Virgin Prunes: la ristampa in edizione deluxe uscirà il prossimo 11 Novembre 2022.

La bellezza sovversiva della formazione guidata da Gavin Friday ha catturato l’immaginazione di intere generazioni, durante e dopo un decennio di straordinaria attività creativa della band, dal 1977 al 1986. I Virgin Prunes si formarono a Dublino emergendo da quella scena chiamata “Lypton Village”, condivisa con gli U2 e che comprendeva oltre a Gavin Friday gli altri membri dei Prunes: GuggiDave-id Busaras Scott (voce), Strongman (basso), Dik Evans (chitarrista e fratello di The Edge), Mary D’Nellon (batteria), tutti accomunati da uno spirito veementemente anti-patriarcale e anti-establishment, potenziato dai loro diversi background religiosi.

…If I Die, I Die” è stato registrato presso i Windmill Studios di Dublino nell’estate 1982. L’album, prodotto da Colin Newman dei Wire, contiene una delle canzoni più conosciute del gruppo, “Baby Turns Blue”. Invece di adottare un formato A/B, i lati del vinile del 1982 e la copertina dell’album, disegnata da Steve Averill, furono colorati di marrone e blu, a indicare rispettivamente la terra e il cielo. Questa edizione per il quarantesimo anniversario contiene l’album originale, rimasterizzato, oltre a un secondo CD di rarità e remix, tra cui versioni rough mix inediti di brani come “Ballad of the Man”, “Bau-Dachong” e “Theme For Thought”. Racchiude inoltre singoli essenziali come l’avveniristica “Chance Of A Lifetime” e l’inno new-wave “Pagan Lovesong”, oltre al remix di “Baby Turns Blue” dello stesso Newman, originariamente disponibile solo in versione promo.

Foto in home tratta dal sito Post-Punk.com