BEE BEE SEA, “Day Ripper” (Wild Honey Records, 2020)

Chi ha visto qualche volta dal vivo i Bee Bee Sea sa di costa stiamo parlando; un gruppo dalla velocità supersonica, attitudine rock, melodie pop a presa rapida che si attaccano al cervello e una buona dose di ironia e sfacciataggine tipica della beata gioventù. Terzo (fatidico e sempre ostico) disco, questo “Day Ripper”, edito dalla italianissima e attenta a certe sonorità garage/pop Wild Honey Records, che arriva dopo un esordio al fulmicotone e dopo un acclamato (soprattutto all’estero) “Sonic Boomerang”, tornado garage con il quale è difficile non fare i conti. Nessun conto, difatti, e nessun problema per il trio Mantovano composto da Wilson (chitarre, voce), Pagi (basso, voci) e Onnaboa (batteria, voci) che decide di seguire un personale percorso, fatto di rock’n’roll viscerale, energia profusa a rotta di collo ed una maggiore attenzione alle melodie (e soprattutto alle canzoni). Punk rock che si sporca le mani in un Power Pop adrenalinico, divertente, scanzonato ma anche palpitante e ricco di Good Vibration. Dischi del genere sono davvero quello di cui si avrebbe sempre bisogno; ascoltare per credere “Horst Klub”; in meno di due minuti spazza via tutte le paranoie di una giornata storta con la sua contagiosa e irrefrenabile allegria.

Lo scorso anno il gruppo di Castel Goffredo aveva accompagnato il 45 giri di “Be Bop Palooza” (brano numero 2 di questo nuovo “Day Ripper”) con un brano beat cantato in italiano (“Piangi con me” dei Roket); ecco, forse la svolta per il nuovo disco è da cercare proprio in quella canzone che ovviamente il trio ha rielaborato secondo i canoni del suo personalissimo garage; tutto quello che ne è scaturito è una inarrestabile vivacità melodica però racchiusa in una forma canzone tipica di chi suona garage-beat. In meno di due giorni ho già ascoltato il disco una decina di volte e il cammino per l’usura del vinile è vicina. Uno dei miei dischi dell’anno, indubbiamente. Perché tutta questa merda che ci circonda ha bisogno di essere spazzata via. E se non ci pensa la musica, non so chi altro potrebbe farlo.

85/10

(Nicola Guerra)