La Top 7 della settimana (#32, 2020)

Facciamo il punto della settimana quando siamo su quella casella del calendario che è sempre piuttosto “impegnativa”. Anche se, a dire il vero, con quel che è capitato quest’anno, la ricorrenza ha oggi i contorni un filo sbiaditi. Il mondo ribolle e lo fa in modo diverso. E di certo ribolle l’America, un’altra volta. Torniamo a notare che la musica in questa epoca anomala continua a fare una parte dignitosa. Anche in questa settimana che sembra luglio per qualche verso e novembre per altri.

7. Gorillaz e Robert Smith nei panni della luna.

Probabilmente non sarà una canzone indimenticabile ma la voce di Sir Robert Smith in “Strange Timez” può vagamente ricondurci a quell’era che sta tra i singoli di “Japanese Whispers” e “The Top”. Quando, insomma, tra le molteplici  critiche, i Cure contaminarono le asprezze del loro DNA con la leggerezza del pop obliquo e (ai tempi) moderno.

6. Populous (+ Sotomayor) e un video bellissimo.

Una carrellata di volti, di corpi e di storie. Nella loro autenticità. Il video diretto da Silvia Maggi per “Soy Lo Que Soy” riconferma, casomai ce ne fosse il bisogno, di quanto la musica “da ballare” per Andrea Mangia  sia un piatto ricchissimo.

5. New Order per sentirsi a casa.

Dopo alcune suggestioni che in “Music Complete” (2015) rimandavano anche un poco all’inizio della storia post Joy Division in “Be A Rebel” si riprende il discorso dei New Order più “adulti”.

4. Quel pezzo iperpop dei Phenomenal Handclap Band.

Riot” è stata una delle gemme pop meglio nascoste di questo 2020. E questo remix di Cooper Saver, adesso, le fa fare un salto temporale dagli ’80 ai ’90, mantenendo sempre in bella mostra quelle linee vocali esemplari.

3. Colapesce/Dimartino.

“Noia Mortale” è un piccolo miracolo che brilla di cantautorato tradizionale, facile leggerezza itpop, suoni al passo e un ritornello enorme che è pensabile solo in Italia e solo in italiano. Praticamente è tipo la cosa di Bugo e Morgan al netto dello scazzo.

2. Janelle Monáe For Democracy.

“Turntables” arriva dalla colonna sonora di “All In: The Fight For Democracy” sul tema del diritto di voto ed è quanto di più attuale si possa pescare. Blackness, storia, diritti, rigore e una donna che, oltre a rappresentare un contesto sa rappresentare se stessa.

1. Django Django a spirale.

I Django Django dopo sorti un po’ alterne tornano con “Spirals” e se non vi ipnotizzano questo video e questo chorus allora siete dei bot e vi meritereste un captcha con i semafori.

(Marco Bachini)