La Top 7 della settimana (#7, 2020)

 

Il meglio di una settimana post sanremese in sette passaggi.

07. U.S. Girls, U.S. Dollars.

“4 American Dollars” è il nuovo singolo di Meghan Remy. Aspettiamo lei e il disco nuovo “Heavy Light” con le braccia aperte al massimo. “In A Poem Unlimited”, l’album del 2018 è stato un regalo bellissimo.

 

06. The Strokes per Bernie.

Gli Strokes scendono convintamente  in campo per Bernie Sanders. “At The Door” col suo video di animazione e i suoi sintetizzatori in posizione dominante apre la strada al nuovo album “The New Abnormal”.

 

05. Panagiotis, detto Larry Gus.

Ripeto allo sfinimento quanto fu bello vederlo aprire (dopo il set mattissimo di Harry Merry) per Ariel Pink al Locomotiv nel 2015. “Total Diseases” è nell’album “Subservient”, uscito come  sempre su DFA.

04. Il profondo nord di “I Break Horses”.

Maria Linden torna dopo sei anni da “Chiaroscuro”, perlina dream pop di alto livello. “I’ll Be The Death Of You” è una miscela di suoni “aperti” che potrebbe aprire un disco, un concerto, l’eurofestival, qualsiasi cosa.

 

03. Rolling Blackouts Coastal Fever, il nuovo singolo.

Dopo “Hope Downs”, acclamato ovunque, gli australiani tornano in pista. E “Cars In Space” trascina come solo il pop fatto con tutte quelle chitarre lì.

02. Tops dall’inizio.

C’è questa specie di sottile gap tra le loro potenzialità di scrittura e la compiutezza di un album che aderisca in toto a quel talento lì. Il disco di prossima uscita s’intitola “I Feel Alive”.

 

01. Fare i conti con i Tame Impala.

Non piacerà a tutti allo stesso modo ma Kevin Parker, da “Currents” a qui ha inquadrato ancora meglio il senso di quel pop psichedelico senza tempo che aveva abbozzato allora. Lo fa con un livello d’ispirazione melodica e di cura per le ritmiche che dalla prima traccia in poi (“One More Year”) dispone a conciliarsi col mondo.

(Marco Bachini)