Cover agosto 2019 : Ezra Furman


A fine mese – il 30 agosto – esce “Twelve Nudes”, nuovo album di Ezra Furman, songwriter americano camaleontico – folk, garage rock, art pop, glam – alla continua ricerca del proprio “io” artistico, personale e della propria identità di genere (“sapere che qualcuno è gay, queer, trans, non ti dice molto. Potrebbe essere qualsiasi tipo di persona […]”, racconta il musicista a Billboard). Questo senso di incessante indagine su se stessi si riscontra anche nello scambio (intervista?) recente con John Cale (qui) e nella scelta di scrivere un libro (della collana 33⅓) dedicato a “Transformer” di Lou Reed. Ancor più significativo per questo viaggio interiore è l’ultimo (ad oggi) lavoro in studio, Transangelic Exodus (2018) : un quasi concept album che è però più semplicemente un raccolta di racconti, storie in musica – quasi tutti on the road – tra realtà e sogno come quella, che dà il titolo al disco, dell’esodo di una persona metà uomo e metà angelo. Un’opera dal forte impatto immaginifico, cinematografico che, quasi per caso (per volontà di Sian Robins-Grace, capo produzione serie tv e corti), ha portato alla scrittura di nuovi brani e all’utilizzo di vecchi per la colonna sonora della serie Netflix “Sex Education” (2019).
Il nuovo materiale discografico di Furman sembra voler continuare sulla stessa lunghezza d’onda con, però, qualche differenza : i tre brani, già disponibili sulle varie piattaforme streaming, hanno un suono più scarno, essenziale rispetto alle ultime produzioni del musicista americano. Furman nella nota stampa parla di disco punk, di album più di “corpo che di mente”, “animale e non intellettuale”, registrato velocemente ad Oakland senza sovraincisioni o modifiche come ai tempi di “Day of the Dog” (2013), e cita pure come “eroe spirituale” Jay Reatard, “l’ultimo grande punk rocker”.

L’artista si mette a nudo come sempre ma questa volta di più, in maniera più radicale : dal dolore nascono canzoni disperate, rotte dentro come il mondo. I “nudes” * (“nudi” in italiano) del titolo non sono nient’altro che i brani del disco, “meditazioni sul dolore”.

Fatte queste considerazioni, Ezra Furman è la nostra cover di Agosto.

*termine, concetto preso in prestito dalla scrittrice, poeta, filosofa, saggista canadese Anne Carson

(Monica Mazzoli)