Top 7 dei dischi di questa prima metà del 2017 che avrei voluto recensire ieri ma…

…che per necessità umana faccio oggi.

ndr: Amiamo le classifiche estemporanee del nostro Nicola Guerra. Dopo quella del 2016, eccone un’altra, relativa ai primi sei mesi dell’anno. Prendete nota, che Nick di solito è uno che ci vede bene e lungo.

Tanika Charles – “Soul Run”

Il recupero del soul, qualora ci fossero dubbi, sta incrementando la schiera di adepti. Motivo? Life is hard, soul is the medicine.

The Heliocentrics – “A World of Masks”

La voce di Borbora Patkova aggiunge sensualità al lavoro più cupo del collettivo psych/jazz. Pirandelliani.

Valerian Swing – “Nights”

Certe notti, a Correggio, lambrusco, coltelli, rose e post rock.

Entrance – “Book of Changes”

Un disco autunnale, che vira al caldo dell’inverno, che è brezza e al contempo refrigerio in questa calda estate. Tradizione e canzoni in continuo movimento.

Feral Ohms – s/t

Ethan Miller, dei grandi Comets in Fire, dopo il progetto Heron Oblivion con la soave Meg Baird, torna a sporcarsi le mani con una manciata di canzoni super fuzz. Play Loud.

Nick Hakim – “Green Twins”

Da grande fan di Shuggie Otis, qualcuno che rielabora in chiave psych/soul la sua visione di musica, non può che starmi più che simpatico.

Andrea Laszlo de Simone – “Uomo Donna”

Perché dai tempi di Battisti, tutto quello che è rimasto confinato nei rapporti personali, si può e si deve cantare.