[Foto] Touché Amoré, Covo Club, Bologna, 10 febbraio 2017

Come il 90% dei ragazzini romagnoli, anch’io ho avuto il cosiddetto ‘periodo’ (che mai è passato in realtà) emocore, hardcore, postcore e compagnia bella per cui sì, non potevo sottrarmi ai Touché Amoré live al Covo. Armata di Vans e preparata ai lividi sottopalco (cosa non si fa per difendere la macchina fotografica…) mi butto nella mischia all’inizio del secondo live della serata (mi scuso con gli Swain ma sono arrivata tardi), quello degli ANGEL DU$T. La band del Maryland, formata da ex membri dei Trapped Under Ice (precisazione per i più esperti -ndr) inizia a scaldare per bene il pubblico col loro hardcore veloce, un po’ alt, ma dalle melodie tremendamente accattivanti, pur fermo restando che è sempre hardcore.

Tra un crowdsurfing e l’altro, salgono quindi sul palco i Touché Amoré. Dopo essersi sincerato di salvaguardare le nostre rotule incastrando la scala di legno del palco tra una cassa e la batteria, Jeremy Bolm saluta felice il pubblico del Covo insieme ai suoi compari che senza troppi indugi attaccano subito a suonare. Inutile dirvi che live hanno una botta pazzesca. Chitarre perfette, Elliot Babin alla batteria è una macchina e Jeremy è ancora totalmente sul pezzo come frontman. Salta, si butta sulla gente indiavolata, si lancia in duetti con le ragazze del pubblico, senza mai perdere una nota (se così vogliamo definirla). Non lo nascondo, amo i live hardcore et similia (ok sì, sono tremendamente belli da fotografare, anche) perché la band si fonde col pubblico, c’è contatto, c’è passione, c’è divertimento, quello vero. Lo sanno bene anche Jeremy e compagni, che non si risparmiano, prima degli ultimissimi pezzi, di ringraziare per ‘una delle date più belle in Europa’ facendo sognare anche la più dura delle ragazzine emocore dicendo con la sua voce gentile, quasi timida, ‘tonight we’re in a miracle’ (e scendendo dal palco abbraccia anche me ringraziandomi per le foto, nonostante gli avessi sparato il flash in faccia per tutta la durata del live, ah la gentilezza degli americani!). Lo ammetto, insomma, sono tornata diciassettenne per una sera e cazzo, se fa bene ogni tanto!

Foto di Chiara Viola Donati (Instagram: @chiaraviolenta)