NEW ADVENTURES IN LO-FI, “So Far” (Stop Records, 2015)

a1910843108_2“So Far” è la prima prova sulla lunga distanza a firma New Adventures in Lo-Fi, giovane band torinese autore già due anni fa dell’interessante “Take Took Taken”.
Stabilizzatisi a trio, i nostri – il cui appellativo non può non far venire in mente quel grandissimo lavoro dei R.E.M. realizzato a cavallo degli anni novanta – si sono così rivolti ai titolari della Stop Records, Ivan Tonelli (Cosmetic) e Andrea Muccioli (delay_house, Enrico Gardini). Il risultato è un disco potente e variegato, in cui emergono le doti nel songwriting e il gusto negli arrangiamenti.

Nove i brani proposti da Enrico Viarengo (voce e chitarre), Michele Sarda (basso e voce) e Marco Agagliati alla batteria: filo conduttore l’universo emo americano, ma nel sound si passa dal folk anni duemila all’indie-rock dei novanta. I primi singoli “Daffodils” e “W.G.”, ad esempio, hanno l’impronta delle prime cose dei Counting Crows e dei Jayhawks più commerciali. Il lavoro delle chitarre è molto curato e raggiunge i suoi vertici qualitativi in “Klondike”, ballata con un chorus istantaneo nonostante sfiori i sette minuti di durata, in un crescendo strumentale ed emozionale di rara tensione e bellezza. Altri modelli sono certamente i Death Cab For Cutie, nello spleen che costituisce il pattern di “So Far” (si ascolti “Nobody’s Rest”), e i K’s Choice nelle melodie e la costruzione delle canzoni stesse, come nell’iniziale “Expectations”. “Back To The Wall” è forse l’unico momento eccessivamente introspettivo di un disco in cui tra le righe c’è voglia di divertirsi.

Mi riferisco all’energica “Average”, che ospita alla voce Tommaso Gavioli, mente dei Girless and The Orphan, duo combat-folk riminese che con i New Adventures in Lo-Fi divide una grande affinità musicale e ora, anche l’etichetta Stop Records. “Fall Down” mette in risalto la verve della sezione ritmica in un uptempo indie-rock vicino ai Dashboard Confessional; “Shoe In” infine è una cover di Geoff Farina dei Karate, arricchita da un gioco corale d’effetto e dal suono del banjo.

I New Adventures in Lo-Fi stupiscono per maturità espressiva. Il primo esame è superato brillantemente: con questa consapevolezza nei propri mezzi faranno ancora molta strada.

72/100

(Matteo Maioli)

9 aprile 2015