Cairobi, Vadoinmessico o Mianonnaincarriola?

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Non vorrei aprire una diatriba tutta interna a Kalporz, perché c’è chi la pensa in modo diametralmente opposto al mio, ma a me questo cambio di nome mica va giù. Cioé: se uno si chiama Stefano non è che un giorno dopo va all’anagrafe e dice “vorrei chiamarmi Pippo”. Non funziona così. Soprattutto: se si potesse, come la prenderebbero gli amici?
Continuerebbero a chiamarlo Stefano? Oppure gli direbbero solo un laconico “Ciao” per non sbagliarsi?
Ebbene, un mio amico così io – nel dubbio – forse lo chiamerei di meno.

E lo stesso mi accade con i Vadoinmessico. Voglio dire, non è che è cambiato il progetto, allorché sarebbe più che legittimo ridenominarsi “Mianonnaincarriola”. No no, sono sempre loro. Che un bel giorno è come se avessero detto: “Sapete che c’è? Il nostro nome è troppo difficile per gli anglofoni. Ci spiace perché ‘vadoinmessico’ era simpatico per gli italiani, ma era troppo provinciale. Meglio chiamarci, in modo neutro, un po’ “parac… olpi”, Cairobi. Fa subito capire che facciamo musica tendente all’etnico, no? E’ come per una aspirapolvere chiamarsi “Aspirapò”. Oppure è come per i gruppi funky, che mettono sempre “funky” nel nome: i Funkybanda, i Mondofunky, i Troppofunky. La chiarezza a prova di addormentato prima di tutto. Non esiste una band funky che si chiami, che so, ‘Bollicine’. Noi eravamo indecisi tra “Mondoafro” e “Cairobi”. Abbiamo scelto quest’ultimo”.

Sono fermamente convinto che i Vadoinmessico l’abbiano fatto, questo pensiero immaginario. Che, appunto non sono più i “miei” Vadoinmessico della news del gennaio 2012 o i nostri del 6° posto dei Kalporz Awards 2012. Sono i Cairobi (chiiiiiiiiiii?).

Per cui ora mi metto davvero d’impegno ad ascoltare il nuovo singolo dei Cairobi ma non ce la faccio fino in fondo. Ha un bello stacco di basso a metà, ecco, è il massimo che riesco a dirvi.

Forse la faccio troppo grossa ma sapete quante volte abbiamo sentito gente che ci diceva: “Kalporz? Ma non si capisce! Dovete cambiare nome!”.

Preferiamo rischiare che continuino a chiamarci Karl Porz.

(Paolo Bardelli)