M+A: italiani a Glastonbury, ecco le loro “scelte”

m+a2014Gli M+A hanno conquistato dal vivo uno dei palchi più prestigiosi di tutti i tempi, quello del Glastonbury Festival che nell’edizione 2014 (24-29 giugno) tra gli altri ospiterà Arcade Fire, Jack White, Pixies, Massive Attack, Dolly Parton, The Black Keys, De La Soul, M.I.A., Bryan Ferry ed MGMT (vedi line up).

Il duo di Forlì formato da Michele Ducci (M) + Alessandro Degli Angioli (A), accompagnato da Marco Frattini alla batteria, ha vinto sabato 5 aprile la finalissima tra 8 nomi emergenti scelti da una shortlist di 120 redatta dai più influenti siti britannici del settore (di seguito il video della loro performance vincente). La giuria li ha definiti “wonderful” definendo “spumeggiante” il loro sound elettronico.

Per l’occasione, gli abbiamo chiesto di dirci di più, in breve, su Glastonbury e sulle relative aspettative e speranze. Ecco cosa ci hanno risposto.

Con chi vorreste dividere il camerino:
Connan Mockasin + Dolly Parton
record-collection-–-connan-mockasin
dollyparton2014

Il nome di merda in cartellone per il quale dareste pacco al Glastonbury:
Mogwai, Skrillex

Sul palco di quale nome vorreste suonare:
MGMT, M.I.A., Chromeo

Con chi vi buttereste nel fango:
Goldfrapp
goldfrapp 1
Cosa temete dei freakettoni:
I freakettoni stessi
hippies2
Scegliete un’edizione ideale tra 1984 (The Waterboys, The Smiths, Elvis Costello, Joan Baez), 1994 (Peter Gabriel, Johnny Cash, Rage Against the Machine, Björk, Radiohead, Blur, Oasis, Pulp, Saint Etienne), 2004 (Paul McCartney, Muse, Oasis, James Brown, Franz Ferdinand) e questa del 2014:
2014.

Riuscirete a suonare la vostra cover di Paper Planes di M.I.A. (presente in cartellone)?
Stiamo ancora valutando che scaletta fare.

La richiesta più strana che farete nel rider:
Ovviamente piante su tutto il palco.

Esplosi lo scorso anno con “These Days”, secondo album per la londinese Monotreme Records, gli M+A arriveranno a Glastonbury da “internazionali” più che da italiani. Uno smacco a quanti addetti ai lavori nostrani ne hanno ignorato le gesta.
Non era mai successo che un nome italiane calcasse certi palcoscenici (dopo il Simple Things di Bristol, il belga Glimps Festival e l’olandese Eurosonic). Da antichi supporter del progetto, noi di Kalporz siamo molto contenti per loro.

(Piero Merola)