AA.VV., Horse Meat Disco (Strut / Audioglobe, 2009)

“Horse Meat Disco” è la serata londinese nella quale si celebra l’immortalità del suono disco degli albori. Le origini e l’ispirazione sono quelle newyorkesi; i suoni vanno dal funk all’italo disco. In questo contesto, come da tradizione, in un ambiente aperto e gay-friendly, vive la fierezza del revival ed affondano le radici di un genere spesso tenuto ai margini da una parte della critica ma che può vantare una propria storia ed una propria dignità.
L’uscita si configura quindi come una delle tipiche operazioni della Strut, etichetta attenta nello scegliere e pianificare compilation che sono in realtà ricostruzioni storiche con un forte legame con il presente.

La compilation è composta da 2 cd, il primo con 16 tracce mixate, il secondo con 14 di queste in versione integrale; al timone per scegliere e mixare i brani, quattro marpioni come Jim Stanton, James Hillard, Filthy Luka e Severino. Nella tracklist gli anni ’70 ed i primi ‘80 con Gregg Diamond (scomparso nel 1999), il canadese di chiare origini italiane Gino Soccio, Smokey Robinson remixato da Larry Levan e Karen Young.
E’ un trionfo, un’onda morbida che sfiora l’anima e la rende leggera. E’ l’atmosfera dei party newyorkesi all’ingresso degli ‘80, il suono che ha testimoniato la nascita della figura del dj come lo intendiamo oggi. E’ tutto quello che si stava muovendo mentre prendeva forma la house music.

Il seme della club culture d’oltre oceano adesso rivive a Londra.
Se volete andarci la serata “Horse Meat Disco” è al club Eagle London, al 349 di Kennigton Lane ed apre tutte le domeniche dalle 8 del pomeriggio alle 3 di notte. L’entrata costa £ 6.

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