MOGWAI, Estragon, Bologna, 6 settembre 2006

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Due cose hanno impressionato del concerto dei Mogwai a Bologna: 1. la piadina cruda presa allo stand per riparare al buco di stomaco del capo Kalporz; 2. il prezzo del biglietto del parcheggio non custodito su Via Stalingrado, euro 3,50. Per un tale prezzo mi aspettavo che al ritorno me l’avessero anche lavata, la macchina, invece no.

Divagazioni, concentriamoci sul concerto. Giudizio sospeso, le emozioni sono giunte a tratti per cui i Mogwai hanno un po’ deluso, almeno il sottoscritto che si aspettava di essere immerso in un altro mondo, irreale, fantascientifico, lunare, in certi momenti concreto come la terra e in altri etereo come il cielo. Deleterie aspettative.

Invece, soprattutto all’inizio, i Mogwai non sono riusciti a dare sfogo a quell’empatia e a quella disinvoltura che si ci sarebbe aspettati da dalle vecchie volpi come loro. In particolare i brani dell’ultimo Signor Bestia (“Friend Of The Night”, “Acid Food”, “We’re No Here”) sono stati riproposti senza troppa veemenza, in maniera un po’ compita e priva di un reale slancio in avanti. Certo non aiutava il tecnico del suono, forse anch’egli con il mal di pancia da piadina cruda.

In alcune cavalcate i Mogwai riuscivano a imporre un sentito religioso silenzio da concerto dei Sigur Ros (“New Paths To Helicon 1”), mentre in altri pezzi scaldavano e scatenavano la platea (“Glasgow Mega Snake”), vedi anche alla voce “bis” (la sognante “Kids Will Be Skeletons” e la tenue/sonica “Fear Satan”).

Però in generale l’impressione era di trovarsi davanti un promettente gruppo di giovinastri, cresceranno bene, torneremo a risentirli ecc ecc. Invece cavolo erano i Mogwai! Maestri di una generazione di chitarristi cresciuti con il loro arpeggiare! Prima di tramutarsi loro negli allievi avrebbero dovuto avvertire, mettere un cartello: “Questa band NON suona insieme da dieci anni, si è formata l’altro giorno”.

Qui bisogna aggiornarsi professionalmente, miei cari Maestri Mogwai. Almeno dal vivo, metteteci più passione: la vostra musica lo impone, e anche i vostri scolari. Altrimenti, se continuate così, attenti alle cerbottane.

(Paolo Bardelli)

Scaletta:

  1. New Paths To Helicon, Part 1;
  2. Friend Of The Night;
  3. Travel Is Dangerous;
  4. Summer;
  5. Xmas Steps;
  6. I Know You Are But Am I?;
  7. Acid Food;
  8. Killing All The Flies;
  9. Hunted By A Freak;
  10. Glasgow Mega Snake
  11. Ratts Of The Capital;
  12. We’re No Here;
  13. Kids Will Be Skeletons;
  14. Fear Satan.