THE CURE, Collector’s Curiosities (Catalunya Records, 1998)

Come ogni gruppo di culto che si rispetti, anche i Cure sono stati oggetto di varie stampe di bootleg, a volte tratte da concerti, altre volte da b-sides. E’ questo il caso di “Collector’s Curiosities” che, come specifica il retro del libretto, altro non è se non “a bunch of b-sides”, Un mucchio di registrazioni non ufficiali, dunque, prese dal periodo ’87-’92 dei Cure, quello che va da “Kiss Me Kiss Me Kiss Me” a “Wish”.

Da subito stupisce la registrazione dei brani, ottima. Non allo stesso livello la scelta dei brani, che presenta comunque dei picchi veramente elevati, come la notevole “A Japanese Dream”, brano d’apertura, l’elegiaca “Breath” (quasi un’opera sinfonica), l’ariosa “A Chain of Flowers”. A volte si nota come molti dei brani siano stati esclusi più che altro per la similitudine mostrata verso pezzi già incisi (caso palese “Sugar Girl”). Pochi gli episodi veramente dark, e non sempre particolarmente ispirati. Molta importanza viene data alla componente musicale, meno alla voce di Smith. Di grande impatto l’attacco di “Babble” e “Harold and Joe”, vibrazioni positive vengono sparse da “Halo”, delizioso brano pop. Molto di già sentito risuona dalle parti di “This Twilight Garden”, “Out of Mind”, “Scared As You” e “A Foolish Arrangement”. Interessante la scelta delle cover: una versione futuribile ed elettronica di “Purple Haze” di Jimi Hendrix – da sempre amato da Smith, ricordate “Foxy Lady” in “Three Imaginary Boys”? – , logicamente inferiore all’originale ma comunque spiazzante, una ripresa elettrizzante, divertita e divertente di “Hello I Love You” dei Doors, con le chitarre elettriche in bella evidenza e la voce di Smith in grandissima forma. La canzone viene anche ripresa in un frammento di furore punk. La raccolta si chiude con una versione molto “alla Cure” del classico di David Bowie – altro cantante amato dal gruppo – “Young Americans”. Il brano è in puro stile pop anni ’80.

Una raccolta adatta solo ai fans del gruppo, ma che non lascia delusi. Sempre con la consapevolezza che questi non sono i veri Cure, logicamente.

 

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