MORCHEEBA, Fragments Of Freedom (China Records Ltd., 2000)

Continua l’avventura musicale di Paul e Ross Godfrey e della delicata voce di Skye. Rispetto ai precedenti episodi del trio inglese (“Who Can You Trust” e “Big Calm”), “Fragments…” risulta album meno di atmosfera e più ricco di ritmica incisiva e suoni accattivanti, i quali si rifanno molto spesso a temi Seventies ed Eighties.

Il grande pubblico sembra gradire questa (non epocale) svolta, visto anche il grosso successo del singolo “Rome wasn’t built in a day”. Bisogna del resto ammettere che il pezzo in questione è semplicemente irresistibile, una sorgente di puro funky-soul, lampante dimostrazione di come la vera musica nera sia ormai non più di casa negli stanchi repertori di orribili vetustà americane (i nomi ve li risparmio in un impeto di carità cristiana verso creature che non sanno più quello che fanno…). Bene, godiamoci dunque le piacevolezze provenienti da questi ottimi artigiani della Perfida Albione, in questo caso non poi così perfida…

Se il tempaccio e la nebbia britannica provocano reazioni così solari e pulsanti, ben vengano! “Fragments…” è un perfetto disco per l’estate…di chi non regge più boiate alla “Vamos a bailar”. Basta, facciamo tacere quelle due, quattro mani rubate ai pizzi e merletti.

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