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Cazzuto e deciso come sempre, ma un po’ meno tormentato: è tornato Aesop Rock dalla scena hip-hop underground americana, con un album che sembra uscito da uno studio sotterraneo del Queensbridge dei Mobb Deep. È il 2025 e ancora mantiene alta questa roba: tanto di cappello.
Il pezzo forte è ascoltare quel boom-bap anni ’90 arricchito da sonorità e atmosfere attuali, capace di spiazzare persino i puristi più fedeli al rap old school. Se l’hip-hop è morto, stiamo assistendo alla sua resurrezione nella forma più inaspettata. Dopo l’ultimo disco del 2023, è uscito Black Hole Superette: un album in cui ancora una volta Aesop prende a pugni il mic e si divora i beat nel buio teatro dell’underground.
Check for a nigga
Testi crudi e diretti, ma anche con un filo introspettivo: Aesop Rock rappa senza filtri con un flow d’assalto. Ma Black Hole Superette, rispetto ai lavori precedenti, è meno astratto e paranoico… più riflessivo. Rappresenta un’evoluzione artistica che però spacca lo stesso.
Snail Zero è un cazzotto sulla nuca che fa uscire fuori i demoni dalle metropoli newyorkesi: un beat esplosivo che cancella la differenza tra il bene e il male. Bird School è il pezzo dei locali della New York anni ’90, con centinaia di mani che vanno a tempo sotto il palco: scratchata finale che parla da sola.
Black Pumps è poesia di strada vestita da spesa al mercato. Fa sembrare la vita normale un film noir, con le barre che fanno da colonna sonora.
Aesop Rock lascia terra bruciata con quest’album, di un fuoco difficile da spegnere, e che in ogni caso sarebbe pronto ad alimentare ancora con roba nuova.
Check it out!
78/100
(Gabriele Prospero)