Ritornano i Tears for Fears con un nuovo album dopo 18 anni

A diciotto anni da Everybody Loves a Happy Ending, i Tears for Fears tornano con un nuovo disco, The Tipping Point, che li vede rinnovati pur con lo stesso spirito e la stessa idea di musica che avevano prodotto nella loro lunga e proficua carriera prima del silenzio che li ha visti non pubblicare più alcun album dal 2004. The Tipping Point, che esce per la Concord, è il loro settimo disco in studio e arriva dopo numerose vicissitudini: i due, infatti, erano al lavoro sull’album già una decina d’anni fa, ma una serie di ostacoli, tra i quali temporanea dipartita dal progetto di Curt Smith e la morte della moglie di Roland Orzabal nel 2017, avevano reso il completamento dell’opera molto più lungo del previsto.

Nei dieci brani del disco, i Tears for Fears si mostrano fedeli a e coerenti con l’idea di musica che avevano saputo ideare e costruire nei decenni passati, in particolare in quegli album che negli Anni Ottanta e Novanta li resero celebri. È un sapiente concentrato di folk rock, art rock e anche synth pop quello che The Tipping Point ci propone nei suoi dieci episodi, in piena continuità con i lavori precedenti della band. Tra ottobre e gennaio i Tears for Fears avevano offerto un’anteprima del disco diffondendo i singoli “The Tipping Point”, “No Small Thing” e “Break the Man”, tutti accompagnati da un rispettivo videoclip.