I migliori fumetti del 2021 secondo Lo Spazio Bianco #1

I migliori fumetti del 2021 secondo Lo Spazio Bianco

Ecco i migliori fumetti del 2021 per Lo Spazio Bianco: non una classifica, ma un riassunto di quello che ha più colpito, emozionato o divertito ciascun collaboratore della redazione!

È stato un anno complesso, anche questo 2021. Ma rispetto al 2020 abbiamo avuto finalmente la possibilità di reincontrarci e parlare nuovamente di fumetto: ai festival, alle presentazioni in librerie e biblioteche, anche intorno a un tavolo in un pub o a casa di amici. E i dati sulle vendite dei fumetti non sono mai stati così floridi: +188% secondo lo studio AIE, Associazione Editori Italiani.
Eccoci quindi arrivati a fare un bilancio di questo anno di letture. Abbiamo chiesto ai nostri collaboratori tre titoli da ricordare (più una menzione d’onore), tre opere che hanno avuto un posto speciale tra le loro letture durante l’anno. Non necessariamente “il meglio del meglio”, quanto piuttosto ciò che per gusto personale, per affinità elettive, per passione li ha colpiti, emozionati e intrattenuti più degli altri.
Leggete questa lista: magari trovate qualche idea per regali last minute!

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER EMANUELE EMMA

  • La ballata di John D. Rockerduck (Topolino #3439/3440) di Marco Nucci e Giorgio Cavazzano ()
    Considero Marco Nucci una delle aggiunte migliori degli ultimi anni al roster degli sceneggiatori Disney e questa John D. Rockerduck ne è la riprova. Una storia che mostra il lato più umano ed emozionale dell’eterna nemesi di Paperone, malinconica e di rivincita, con un interessante (forse un po’ scontato nel finale, ma è pur sempre una storia “all ages”) ribaltamento delle figure di “eroe” e “nemesi”. Ciliegina sulla torta, le matite di Giorgio Cavazzano, sulle quali si potrebbe – e dovrebbe – spendere migliaia di caratteri, ma lo spazio è tiranno per cui l’unica cosa da fare per voi è tastare con mano comprando questi due numeri di Topolino. Il nostro Federico Beghin ne ha parlato per il sito.
  • Dylan Dog Speciale #35: Una risata vi resusciterà di Alessandro Bilotta e Sergio Gerasi (Sergio Bonelli Editore)
    Lo speciale di Dylan Dog, da anni ormai dedicato al Pianeta dei morti, ogni volta rappresenta una boccata di aria fresca per il mondo della creatura di Tiziano Sclavi, andando a trovare nuove sfumature e nuovi lati da esplorare del personaggio. La biografia di Waldo Wilkinson, la cui vita sembra legata a doppio filo a quella di Dylan, è un intreccio pirandelliano talmente appassionante e coinvolgente da infastidire quasi quando, soltanto nelle ultime pagine, fa la sua marginale comparsa l’indagatore dell’incubo e il tutto viene ricollegato al What… if? di Alessandro Bilotta. Un Bilotta che, in coppia quasi simbiotica con Sergio Gerasi, firma una delle sue opere più riuscite, sempre che esistano sue storie poco riuscite.
  • Corto Maltese – Oceano nero di Martin Quenehen e Bastien Vivès (Cong)
    Reinventare Corto Maltese per le nuove generazioni “svecchiando” il personaggio e mantenerlo al contempo riconoscibile e fedele a quello uscito dalla matita di Hugo Pratt era una sfida difficile da raccogliere ma che Martin Quenehen e Bastien Vivès hanno superato a pieni voti. Non lasciatevi intimorire dal Parka e dal berrettino al posto del cappotto e berretto da marinaio, lo spirito di Corto è vivo in ogni tratto di Vivès e in ogni battuta di Quenehen. Che siate lettori navigati o alle prime armi, Oceano Nero deve essere una delle vostre letture del 2021 (o nel 2022, correte ai ripari!). Anche Federico Beghin ne ha parlato molto bene.

Menzione d’onore: Shaman King Final Edition di Hiroyuki Takei (Star Comics)
Da ragazzino nutrivo diversi pregiudizi nei confronti di qualsiasi shonen che non fosse Dragon Ball (e più in generale dei manga in generale), per cui mi sono perso diverse opere imprescindibili. Fortunatamente quest’anno Star Comics è andata a colmare una delle mie mancanze con la Final Edition di Shaman King, opera più famosa di Hiroyuki Takei: battaglie emozionanti, cammino dell’eroe, tanti comprimari ben caratterizzati ma anche religione, filosofia e sciamanesimo per un manga che, se già non l’avete, deve entrare nelle vostre librerie. Nota di plauso all’editore per una edizione splendida, con doppia sopracoperta e pagine a colori, a un prezzo concorrenziale.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER FEDERICO BEGHIN

  • Dylan Dog #418 bis: Qwertyngton di Luca Vanzella e Luca Genovese (Sergio Bonelli Editore)
    Un racconto surreale, ironico e inquietante che ricorda i Dylan Dog di Tiziano Sclavi. Infatti, la definizione migliore per questo albo speciale, secondo me, è racchiusa nel termine “sclaviano”. Vanzella scrive una trama labirintica trasposta con dinamismo da Genovese.
  • Gastone e la solitudine del quadrifoglio (su Topolino #3405-3406) di Marco Nucci e Stefano Zanchi ()
    Gastone come, forse, non lo abbiamo mai visto! Gli autori allontano il papero fortunato da Paperopoli per fargli riscoprire se stesso. Zanchi disegna efficacemente le emozioni che Nucci fa provare al protagonista, coinvolgendo con successo il lettore.
  • Si può fare! di Isabella Di Leo (Beccogiallo)
    Ho visto solo una volta il film Frankenstein Junior: mi ha divertito, ma non posso dirmi un grande fan della pellicola. Il fumetto di Isabella Di Leo mi è stato regalato e l’ho cominciato con grande curiosità. L’ho finito senza mai chiudere il volume, perché l’ho trovato interessante e divertente, dal momento che spiega e intrattiene allo stesso tempo. Per Lo Spazio Bianco ne hanno parlato David Padovani e Andrea Bramini. E abbiamo anche intervistato l’autrice.

Menzione d’onore: ristampa Ultimate Deluxe di Fullmetal Alchemist di Hiromu Arakawa (Planet Manga)
La ristampa edita da Panini Comics, con alcune tavole a colori e un formato maggiorato rispetto al classico tankobon, mi ha dato la possibilità di scoprire questo bel manga che alterna serietà e umorismo, con uno stile di disegno agile e cangiante.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER PAOLO GARRONE

  • The Boys – Cara Becky, di Garth Ennis e  (Panini Comics)
    Non è una banale riesumazione per sfruttare la celebrità acquisita da questo comic grazie all’adattamento live-action di Prime Video. È un gioiello di tecnica e talento narrativi da parte di Garth Ennis, magnificamente disegnato da , che mantiene la linea grottesca ma realistica impostata da . Non una stanca riproposizione ma un nuovo tassello di un affascinante mosaico mitopoietico. Romanticismo violento all’ennesima potenza.
  • 3Keys, di David Messina ()
    La sorpresa di fine anno che non t’aspetti. L’esperienza IMAX su carta, il segno che racconta, la forma che diventa sostanza. E ci sono i mostri di Lovecraft. E una tigre gigante che parla. E una bella ragazza con uno spadone. Serve altro? Potete approfondire in questa recensione.
  • Year Zero, di Benjamin Percy e Ramon Rosanas (Star Comics)
    Ci sono gli zombie, ma non è la solita storia di zombie, e per una volta il centro del mondo non sono gli USA anche se il fumetto è statunitense. Ottima sceneggiatura di Percy, gran bei disegni di Rosanas, a conferma dell’ottimo lavoro svolto sinora da AWA Studios con proposte originali e accattivanti. Qui un approfondimento.

Menzione d’onore: DCeased – Pianeta Morto, di  e  (Panini Comics)
Il terzo e conclusivo volume conferma le qualità dello scrittore  che narra di una realtà alternativa in cui l’universo DC viene zombificato, con gli adeguati disegni di Trevor Hairsine.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER RACHELE BAZOLI

  • Anais Nin nel mare delle menzogne di  (Edizioni Ippocampo)
    Edizioni Ippocampo porta in Italia una biografia di Anais Nin, scrittrice erotica franco-statunitense che con caparbietà si è affermata in un mondo che la voleva al posto in cui le donne devono rimanere. Bischoff è riuscita a rappresentare non solo la storia della donna, ma anche le sue emozioni e pulsioni in un turbinio di tavole sinuose e avvolgenti. L’utilizzo della matita a quattro colori rende i disegni particolari e riconoscibili, una tecnica che l’autrice sa maneggiare con grande maestria, dosando i vari colori in modo da trasmettere esattamente lo stato d’animo che in quel momento la protagonista sta attraversando. Ne ho scritto più approfonditamente qui e qui  abbiamo intervistato l’autrice.
  • Princess Maison di Aoi Ikebe (Bao Publishing)
    Il manga in sei volumi proposto nella collana Aiken di Bao Publishing fotografa un aspetto della realtà femminile in Giappone. La protagonista del manga  è una giovane donna che si propone come obiettivo l’acquisto di un appartamento a Tokyo. Essendo una donna sola, suscita da subito un certo sospetto, che nel corso dei volumi si trasforma in rispetto, ammirazione e ispirazione. Collateralmente, alcune altre storie di donne fanno da intermezzo. Princess Maison è un manga gentile, che non racconta rocambolesche avventure, bensì una quotidianità regolare, fatta di scelte semplici di donne che sono emancipate o vogliono emanciparsi. Qui la recensione.
  • Easy Breezy di Yi Yang (Bao Publishing)
    Un mal assortito gruppetto di inesperti ladri di furgoni, si ritrovano loro malgrado in fuga da un cattivissimo sequestratore di minori. Ambientato in una cittadina della Cina manciuriana, patria dell’autrice, Easy Breezy unisce uno stile italiano dal gusto underground e contaminazioni artistiche/fumettistiche cinesi; il racconto ha il respiro di poche ore, una sfida che l’autrice é riuscita a vincere. Il ritmo serrato e incalzante, la tricromia di colori, le secche e nervose linee cinetiche e le prospettive dal basso sono alcuni elementi che più caratterizzano il fumetto e lo rendono visivamente differente e riconoscibile. Qui la recensione.

Menzione speciale: Nuova edizione de L’Orgoglio di Baghdad (Panini DC Comics)
Una potente metafora scritta da Brian K. Vaughan e disegnata Niko Henrichon in cui lo zoo di Baghdad, bombardato e con animali in fuga, rappresenta la città stessa, sotto le bombe dell’operazione americana Iraqi Freedom del marzo 2003. Tavole dal tratto realistico e dalla colorazione curata nei dettagli, con splash page dal forte impatto visivo trasportano il lettore in un racconto di guerra, nel quale gli animali rappresentano le dinamiche tra la popolazione che subisce il bombardamento: scontri generazionali, lotte di potere, etc. La nuova edizione di Panini Comics inserisce bozzetti e tavole originali in coda al fumetto che aggiungono valore all’opera stessa, già di grande impatto sia per la storia che racconta sia per il valore artistico in sé. Una recensione dai nostri archivi spiega perche leggere quest’opera.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER LORENZO BARBERIS

  • Il grande Gatsby di Aya Morton e Fred Fordham (Tunuè)
    Un adattamento che riesce a mantenere una forte fedeltà alle atmosfere dell’opera originale con scelte visive che ricordano l’art decò anni ’20. Volete approfondire? Leggete qui.
  • L’uomo che ride” di David Hine e Mark Stafford (Edizioni NPE)
    Il romanzo di Victor Hugo da cui deriva la storia che ha ispirato il personaggio del Joker, in una resa che sottolinea le corrispondenze con il mito di quello che forse è il più celebre villain dei comics. Qui una recensione approfondita.
  • Palepoli di Usamaru Furuya (Coconino Press)
    Una reinterpretazione geniale e delirante della classica comic strip a quattro vignette, il fondamento dei comics che viene decostruito in un gioco folle, delirante e surrealista.

Menzione d’onore: Murder Ballads di Micol Betramini e Daniele Serra ( Mondadori)
Un viaggio inquieto e affascinante nel mondo delle ballate nere, per dare nuova vita a queste antiche storie oscure.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER GIOVANNI DACÒ

  • Le streghe di Pénélope Bagieu ()
    Il classico di Roald Dahl interpretato da una Pénélope Bagieu che ricrea magistralmente i mondi surreali, e molto meno politicamente corretti rispetto a tanta produzione attuale, del geniale autore britannico. Un libro per tutti, divertente, spaventoso, agrodolce. Qui approfondisco questi elementi.
  • Dune vol. 1 di Brian Herbert, Kevin J. Anderson, Raúl Allén, Patricia Martín (Oscar Ink Mondadori)
    Pubblicato in contemporanea con l’uscita dell’omonimo film di Denis Villeneuve, questo adattamento di Dune sfrutta al massimo le potenzialità del fumetto, offrendo un’esperienza visiva di alto livello che riporta in vita tutti i mitici personaggi creati dal grande Frank HerbertQui ne parlo in maniera approfondita.
  • #Vengoanchio Kindergarten di Luca Debus (Dada Editore)
    Le strips di Luca Debus con i personaggi di #Vengoanchio, il webcomic creato da Francesco Matteuzzi, Luca Mazzocco e Federico Vicentini, in versione kids. Un umorismo sottile e privo di forzature fa riflettere con leggerezza su temi sociali e rapporti preadolescenziali. E qui la recensione completa.

Menzione d’onore: Finale di partita (Le storie Bonelli #100) di Gianmaria Contro, Massimo Cipriani, Tommaso Bianchi, , Paolo Raffaelli
Il centesimo e (non) ultimo albo della collana antologica ideata nel 2012 da Mauro Marcheselli, regala una storia con tante storie in diverse ambientazioni. Un albo denso di significati ma che lascia l’amaro in bocca per la fine di un progetto innovativo e capace, negli anni, di fare esordire autori e personaggi importanti come Mercurio Loi. Qui la recensione.

I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER ETTORE GABRIELLI

  • Scirocco di Giulio Macaione ()
    Di Macaione forse si parla poco, ma fumetto dopo fumetto continua a migliorarsi nel suo stile, sia nel raccontare personaggi realistici, coinvolgenti e storie piene di emozioni e sentimenti, sia per un disegno sempre più ricco e comunicativo. Roberta Vasallucci ne ha scritto qui.
  • Fiordilatte di Miguel Vila (Canicola)
    Dopo Padovaland la conferma di un grande talento nel raccontare personaggi pieni di sfaccettature, né buoni né cattivi, e di raccontare senza filtri la sessualità come elemento narrativo.
  • Giorni felici di Zuzu (Coconino Press)
    Fa strano pensare che sia alla fine la seconda opera lunga di Zuzu che nel frattempo ha scritto e disegnato tanto. Ma certamente il suo percorso passa da Giorni felici per consapevolezza dei sui mezzi, personalità nelle scelte di sceneggiatura, forza quasi animale del segno. Emilio Cirri ne ha parlato qui.

Menzione speciale: A.M.A.R.E. di Albertini / Sarritzu / Scomparsa / Socal / Vähämäki (Canicola)
Una raccolta di storie e autrici azzeccata e intelligente, varia eppure omogenea. Cinque autrici per cinque storie rappresentative del fumetto indipendente italiano per varietà di sensibilità e stili. Cinque storie che parlano di amore, amicizia e di crescita all’interno del progetto pedagogico “Dalla parte delle bambine”.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER AMEDEO SCALESE

  • Speciale  Il pianeta dei morti – Una risata vi resusciterà di Alessandro Bilotta e  (Sergio Bonelli Editore)
    Alessandro Bilotta racconta in maniera dolce e potente la parabola di Waldo Wilkinson. Ennesima pietra miliare nel fumetto seriale italiano, illustrata magnificamente dal talento espressivo di .
  • Saetta Rossa di  e Riccardo Atzeni ()
    Un mondo a 20.000 anni da adesso immaginato nei minimi dettagli da , che riflette sull’odierno calando perfettamente in quel futuro remoto tematiche delicate. Ispiratissime le tavole interamente ad acquarello di Riccardo Atzeni. Ne ho parlato più approfonditamente qui.
  • Corto Maltese – Oceano nero di Martin Quenehen e Bastien Vivès (Cong)
    A Martin Quenehen e Bastien Vivès non tremano i polsi per questo ritorno di un personaggio leggendario. La una nuova incarnazione di Corto Maltese rimane in equilibrio tra il rispetto dei canoni storici del personaggio e la capacità di saperlo raccontare in maniera centrata e moderna.

Menzione speciale: Dylan Dog #416 – Detenuto in attesa di giudizio di Mauro Uzzeo e Arturo Lauria (Sergio Bonelli Editore)
Mauro Uzzeo e Arturo Lauria realizzano una storia cupissima e claustrofobica, un’opera visionaria e unica per la capacità di trasmettere angoscia, il cui unico difetto è che purtroppo è rimasta monca.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER FRANCESCO CASCIONE

  • Nonostante tutto di Jordi Lafebre (Bao Publishing)
    Racconto leggero, delicato, poetico. Lafebre costruisce a ritroso una lunga storia d’amore di cui conosciamo immediatamente l’epilogo per poi scoprire mano a mano i dettagli. Racconto capace di catturare per le immagini, per il colore dei protagonisti e dialoghi eccellenti. L’idea che costruisce il finale/inizio vale da sola, e da la misura, della qualità dell’intero volume. Romantico. Amedeo Scalese ne ha parlato qui.
  • Nessun Rimorso di Autori vari per Supporto Legale (Coconino Press)
    Fumetto necessario, nato per riannodare i fili che ci legano all’estate 2001 e ai fatti di Genova attraverso lo sguardo di una ricca platea di fumettisti e illustratori.
    Il volume concilia testimonianza e ricordo alternando le suggestioni tradotte a fumetti (importante il contributo di Zerocalcare che consente di osservare il percorso artistico), che ne fanno una buona misura dello stato dell’arte in Italia, con i resoconti riportati da Supporto Legale che ricordano anche alle persone per il quali il G8, in termine di dolore e processi, non è mai finito. Qui la recensione. E qui invece un approfondimento sui fumetti legati al G8.
  • Dylan Dog #420 – Jenny di Barbara Baraldi e  (Sergio Bonelli Editore)
    Si tratta dell’albo che ha concluso la  cosiddetta “trilogia di Vasco” uscita durante l’estate 2021. Barbara Baraldi attinge a una delle canzoni più vecchie e dolorose del Komandante per regalare un fumetto nel quale l’angoscia claustrofobica tratteggiata da  raccoglie e amplifica un racconto, anche personale, che parla di fragilità e di male di vivere. Albo toccante scritto bene quanto è stato ben disegnato.

Menzione speciale:  – un uomo tranquillo di Roberto Recchioni e Stefano Andreucci
Uscito nel dicembre 2020 troppo tardi perché fosse menzionato nel Best of dello scorso, ma non troppo presto, forse, per diventare un classic comic del 2021. L’albo scritto da Roberto Recchioni e disegnato da Stefano Andreucci, sposta lo sguardo su Sam, il fratello di Tex.
Recchioni racconta la storia di un uomo di cui conosciamo il destino infausto e regala uno spaccato carico di umanità, nel quale l’epica western e l’epopea di Aquila della notte ben si accompagnano a un racconto che omaggia Gli spietati senza restarne prigioniero, e nel quale brillano le tavole di Andreucci (la sequenza del maiale è un vero gioiello narrativo). Qui la recensione di Filippo Marazzini e David Padovani.

I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER ANDREA BRAMINI

  • Asterix e il Grifone di Jean-Yves Ferri e Didier Conrad (Panini Comics)
    Da quando Jean-Yves Ferri e Didier Conrad hanno preso in mano la creatura di René Goscinny e Albert Uderzo hanno sbagliato veramente poco, innestandosi nella tradizione delle avventure di Asterix e rivitalizzando una serie che prima del loro arrivo stava faticando a tenere alto il livello qualitativo. Questo nuovo volume è forse la prova più riuscita della coppia di autori alle prese con il piccolo gallo, anche grazie ad alcune situazioni capaci di variare il canovaccio-base di Asterix pur impiantandosi nel consueto mix di comicità e avventura. Una storia avvincente, divertente e graziata dai disegni di un Conrad sempre più a suo agio con questi personaggi. Qui la recensione.
  • Si può fare! di Isabella Di Leo (BeccoGiallo)
    Con questa sua seconda opera Isabella Di Leo dimostra di essere maturata molto come fumettista dopo il suo esordio di un paio d’anni fa. Nel disegno, innanzitutto, che appare più curato e con diverse soluzioni interessanti, ma anche narrativamente: raccontando la storia dietro alla realizzazione del film Frankenstein Junior l’autrice parla in realtà della componente umana che era il motore della pellicola, in particolare della grande amicizia tra il regista Mel Brooks e l’attore Gene Wilder, e in questo modo conferma sensibilità e abilità nel gestire le due anime che compongono la narrazione. Di Leo ci offre quindi la sua versione dei due uomini – soprattutto un Mel Brooks irresistibile – e riesce a commuovere in alcuni punti senza forzature.
  • Corto Maltese – Oceano nero di Martin Quenehen e Bastien Vivés (Cong)
    Mossa coraggiosa quanto rischiosa, quella di rilanciare un personaggio così legato al suo autore in maniera tanto diversa da come l’abbiamo sempre conosciuto. La sfida di Martin Quenehen e Bastien Vivés può però dirsi vinta, perché la loro rivisitazione del Corto Maltese di Hugo Pratt appare rispettosa dell’originale nella personalità che gli viene infusa e nel gusto per l’avventura che anima il racconto. Poco importa quindi se la storia è ambientata nel 2001 o se Corto indossa abiti più moderni rispetto a quelli noti, l’opera appare affascinante tanto nella sceneggiatura – al netto di qualche passaggio meno pulito – quanto nei disegni, dove Vivés regala tavole assolutamente memorabili.

Menzione d’onore: Ducktopia (Topolino #3433-3434-3435) di  e Francesco D’Ippolito (Panini Comics)
Il settimanale Topolino quest’anno ha puntato molto sulle storie a puntate, un approccio seriale che per quanto mi riguarda si sta rivelando man mano sempre più vincente per il giornale. Tra le tante saghe cito Ducktopia perché mi ha piacevolmente colpito nella sua struttura: parte come un fantasy classico che più classico non si può, per poi presentare un risvolto di trama davvero sorprendente alla fine del secondo episodio, capace di cambiare completamente le carte in tavola e la direzione che la storia prende per la terza e ultima puntata. La romanziera  scrive a quattro mani con un asso disneyano come  e il risultato è un’avventura davvero riuscita che restituisce il gusto per la lettura, anche grazie dai disegni di un Francesco D’Ippolito ispiratissimo, capace di guardare a diverse fonti rielaborandole in chiave Disney e di stravolgere in modo efficace la gabbia.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER DAVID PADOVANI

  • Speciale  #3 – Bandera! di Mauro Boselli e Alessandro Piccinelli (Sergio Bonelli Editore)
    Penso che Gian Luigi e Sergio Bonelli, da qualsiasi posto siano adesso, non possano che essere contenti e soddisfatti della storia che ha saputo scrivere Mauro Boselli. C’è dentro la forza di Bonelli padre e il cuore di Nolitta, c’è dentro la definizione di eroe bonelliano, c’è dentro il paradigma puro di Tex Willer che si confronta con quello di Zagor. E ci sono le belle tavole di Alessandro Piccinelli, il trait d’union contemporaneo tra il Ranger e lo Spirito con la Scure.
  • Speciale Dampyr #17 – Il Codice Ferrucci di Moreno Burattini e Fabrizio Russo (Sergio Bonelli Editore)
    Moreno Burattini, accompagnato da Fabrizio Russo ai disegni, riporta Harlan a Firenze, in una storia che si sviluppa all’interno della Storia, rivelando il mistero attorno al condottiero Francesco Ferrucci, che nel XVI secolo guidò fino alla morte l’esercito della Repubblica di Firenze, assediata dalle forze imperiali di Carlo V. Ferrucci perse la vita durante la battaglia di Gavinana e Burattini, che sulla montagna pistoiese è nato e cresciuto, è il più adatto a raccontare quella storia. E qui potete trovare una approfondita recensione.
  • Dalla parte giusta della storia di  (Autoproduzione) – Un libriccino a fumetti autoprodotto da una associazione di Senigallia nel quale  dimostra la straordinaria capacità di combinare la narrazione di storie “piccole” di personaggi sconosciuti con le cronache della Storia, in questo caso quello del PCI e di tutto ciò che la sinistra ha significato socialmente, culturalmente e intellettualmente per l’Italia. Tutto questo con uno stile grafico che bilancia e compone con maestria immagini e testo.

Menzione d’onore: ristampa di Messer Papero di Guido Martina e G.B. Carpi (Panini Comics)
Un volume elegante e ricco di apparati critici che ripropone ai lettori una delle più belle saghe disneyane degli anni ’80, firmata da due maestri del calibro di Guido Martina e G.B. Carpi. Un viaggio nel medioevo e nel Rinascimento italiani, toscani in particolare, in compagnia di Zio Paperone e Paperino, alla scoperta di fatti e personaggi storici. Quando internet ancora non c’era, anche fumetti come questo potevano essere fonti di apprendimento didattico per i giovani lettori. L’ho spiegato meglio qui.