[#tbt] Skiantos, siamo davvero quel pubblico

Padova, sabato 4 novembre. Location: fuori dalla Kioene Arena, dove si è appena concluso il concerto di Nick Cave. Tra i baracchini del kebab e hamburger (finiti), a fianco della cassa biglietti, c’è un simpatico casotto con dj “di una certa” che mette su rock a profusione per far ballare. Il sottointeso della locuzione “di una certa” è sia “età” che “qualità”, l’atmosfera si scalda, seppure per un ristretto manipolo di nostalgici, e un gruppo di persone si scatena tra un tavolo all’aperto e l’altro come in una discoteca improvvisata.

Dopo Clash, Madness, Nirvana ed altri classici da ballare del genere parte un “La mia vita è nella fretta la mia strada si è ristretta la mia casa è una cantina la mia vita è in officina”. Non non posso non dimenarmi, seppur seduto, e a canticchiarla. Evidentemente un po’ più forte di quanto pensassi, perché una quasi babbiona (cioé della mia età) seduta un po’ più in là mi chiede, candidamente: “Scusa, ma chi sono?”.

Ok che il genere di Nick Cave non è esattamente quello che facevano gli Skiantos, ma – santiddio! – …gli Skiantos!

E il 1° dicembre uscirà il libro “Skiantos, una storia come questa non c’era stata mai prima, …e non ci sarà mai più”, scritto da Gianluca Morozzi e Lorenzo ‘Lerry’ Arabia, biografia ufficiale degli Skiantos. Da regalare ad ogni babbiona del tipo di cui sopra che incontrerete sul vostro cammino.

(Paolo Bardelli)