Nicola Guerra Awards 2014

Il disco che più ho ascoltato quest’anno non appartiene a questa buona annata ma nemmeno a questo periodo storico. Trattasi del dischetto numero due della raccolta edita da Cherry Red intitolata “ Scared To Get Happy – A Story Of Indie-pop 1980-1989” che già lo scorso anno avevo menzionato nelle ristampe degne di nota.
Un ritorno nostalgico al passato? Un modo ignobile di ripudiare il presente? No, assolutamente. La scelta di ascoltare in perenne loop Fantastic Something, Pulp, The Suede Crocodile, Aztec Camera , Lloyd Cole & the Commotions ecc… era condizionato dal fatto di poter far addormentare mia figlia di pochi giorni, indottrinandola così verso un Pop senza tempo. Missione riuscita? Ovviamente. Uno “svezzamento” musicale che mi ha permesso di introdurre piano piano bocconi di rumore bianco della gioventù sonica, pastigliette cosmiche degli amati Oneida fino alle kitsch-erie post 80 di Ariel Pink.
Però, fra un pannolino e l’atro, mi sono reso conto che di musica ne abbiamo ascoltata parecchia anche quest’anno. Quella che segue quindi è la solita, mutevole, personale e forse inutile classifica che servirà a voi per recuperare qualcosa che vi è sfuggito e servirà a mia figlia quando sarà più grande per rendersi conto della sana follia del padre.

1-Riccardo Sinigallia – Per Tutti
Un modo di raccontare un presente socio politico molto difficile. Con la poesia e soprattutto senza alzare la voce.

2-Ariel Pink – Pom Pom
Tutto e il contrario di tutto.

3-Kevin Morby – Harlem River
Quando gli allievi superano i maestri. Angel of Harlem.

4-Lee Field & The Expression – Emma Jean
Come per Charles Bradley due anni or sono, anche questo disco di classic- soul è un toccasana per l’anima.

5-Damon Albarn – Everyday Robots
Cinquanta sfumature di Pop.

6-Quilt – Held in Splendor
L’acid folk a portata di mano. Tenere lontano dalla portata dei modaioli

7-Ex Hex – Rips
Ramones style con la vagina. Praticamente tutto quello di cui si avrebbe bisogno.

8- Robyn Hitchcock – The Man Upstair
L’umiltà nell’omaggiare invece che essere omaggiato. Con lo spirito di Drake a mantenere tutto molto magico.

9- Dead Rider – Chill On Glass
Violenza trattenuta e rilasciata a dosi pediatriche ma efficacissime.

10- Sinkane – Mean Love
Un battito in levare. Groove, groove, groove.

Rimasti fuori a malincuore

Pink Mountaintops – Get Back (ancora centro)

Moodymann- s/t (ballare, si, ballare)

Damage Bug _ Hubba Bubba (s-ballare, si, s-ballare)