“Pagetos” è la conclusione di un percorso iniziato nel 2007 da Matteo Uggeri (gli Sparkle In Grey continuano la loro splendida corsa) assieme a Maurizio Bianchi. Denominato “Between The Elements Quadrilogy”, il progetto è partito con “Nefelhodis” e “Erimos”. Centro nodale rappresentare non gli elementi classici, ma i loro incroci.
Il primo disco era dedicato alla rappresentazione sonora del “nuvoloso” (cloudy), il secondo al deserto. Nel 2009 è toccato a “Kapnos” (il fumo) e ora, con “Pagetos”, la raffigurazione a pennellate di onde sonore è dedicata all’incrocio tra terra e acqua, la brina. Compagni d’avventura dell’occasione, lo storico chitarrista Luca Mauri e Francesco Ginnico al pianoforte, nonostante sinora abbia sfornato principalmente dischi di ambito elettronico.
E’ vero, anche in questo caso si tratta di ambient/avant isolazionista, ma la classe dei tre è nota e lo sciogliersi del ghiaccio, man mano che la notte si riempie di luce con le avvisaglie dell’alba, è reso in maniera convincente e, soprattutto, avvincente lì dove il classico rischio di generare cloni dallo scarso trasporto emotivo è sempre in agguato.
L’intreccio di venti elettronici, field recording di Hue e bozzetti strumentali di Luca e Francesco è solido e fornisce concretezza narrativa ad ogni secondo, andando ad inserirsi nel novero dei lavori di un Leyland Kirby o di un Tim Hecker, più “caldo” e meno logorroico di certi episodi di colossi come Boards Of Canada o Stars Of The Lid. E se il progetto continuasse?
75/100
(Giampaolo Cristofaro)
26 giugno 2012
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