CORPUS CHRISTI, “II” (Jeetkune Records, 2012)

Prendi l’arte (punk) e mettila da parte, concentrati sui traditional (folk) e infondigli passione. Questo il messaggio dell’arcangelo del Folk alle pastorelle Tina (tastierista degli Intellectuals) e Cristina (chitarra dei Capputtini’i’Lignu) che se ancora non conoscete militano nei due gruppi garage/rock italiani per eccellenza. Io vi perdono, perché come voi anche io prima di scoprirli, vivevo nel peccato.

Nella via di Damasco (o di Roma?) le due scatenate rockers incontrano il banjo di Sam Crawford e la redenzione prende forma attraverso la rilettura di classici del country/folk degli anni ’30 (The Carter Family e non solo) quando le basi del country influenzarono la musica a venire, tutta. Scarna strumentazione, solo il sopracitato banjo, violino, chitarre acustiche in punta di piedi e due voci angeliche che si rincorrono e si riconoscono in canzoni veramente fuori dal tempo. Perché tutto nacque dalla musica popolare che aveva indubbiamente qualcosa da dire.

Oggi ancora è così. Il corpo di Cristo. AMEN.

70/100

(Nicola Guerra)

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