St. Vincent, Locomotiv Club, Bologna, 23 Febbraio 2012

 

ST VINCENT
Locomotiv
Bologna 23 febbraio 2102

Sono quasi le 23 quando un Locomotiv stracolmo e trepidante d’ attesa saluta l’ingresso sul palco di St Vincent.
Annie Clark è completamente vestita di nero, poco truccata, i lunghi capelli le nascondono il viso. Nel mezzo di un gioco di luci soffuse si lancia con il resto della band, batteria e due tastiere, in “Surgeon” e “Cheerleader”, due pezzi forti dall’ultimo album “Strange Mercy”; i volumi non sono ancora perfetti ma la cantante non si scompone salutando il pubblico con un “Grazie Mille Bologna” che ripeterà più volte nel corso della serata.
Con “Actor Out Of Work”, veloce e incisiva nei fraseggi di chitarra, Annie rompe definitivamente il ghiaccio. La ragazza prodigio dell’Oklahoma suona e canta con un’ intensità sorprendente nonostante non abbia ancora trent’anni, la chitarra nelle sue mani è come un cavallo imbizzarrito al cui servizio vi è una serie di pedaline ed effetti davvero notevole.

Tanti ragazzi alle mie spalle cantano ed alcuni come me stringono il vinile sotto braccio con lo sguardo fisso su St. Vincent, ammaliati dalla sua musica così fragile e violenta al tempo stesso: si ascolti una dopo l’altra la robotica “Cruel”, accolta con un boato, e “Champagne Year” che è il suo contrario, una grande voce in primo piano, tastiere atmosferiche, assoluto silenzio. Poi per rompere la tensione Annie racconta una buffa esperienza con la sorella di qualche anno fa, conquistando con grande simpatia il pubblico.
Altri apici del concerto sono l’ omonima “Strange Mercy” con un crescendo da brividi e “Marrow”, pura classe nell’unire la melodia sofisticata dell’ overture ad un ritornello elettro-funky irresistibile come il suo videoclip. Per non parlare poi di una consolidata cover del Pop Group, “She Is Beyond Good And Evil” e di “Year of the Tiger”, pezzo distintivo di un carattere spesso irrequieto.

Seguono dopo pochissimi istanti due bis magnifici, “The Party” accompagnata da una tastiera vellutata come la sua voce e soprattutto “Your Lips Are Red”, unico pezzo estratto da “Marry Me”, l’ esordio del 2007, che giunto a metà si trasforma in evento: Annie scende in mezzo al pubblico come posseduta dalla sua stessa canzone, con gli occhi chiusi si dimena e offre la chitarra alla gente intorno a sé, pochi minuti prima di risalire sul palco per terminare un concerto da favola.
Ancora sconvolto dalla musica e dalle emozioni, accaldato dal clima bollente del locale riesco a trovare l’ultima set-list rimasta sul palco, a ricordo di una serata che conferma il valore di questa giovane ragazza già tanto grande (quanto amata dalle nostre parti).

(Matteo Maioli)

24 Febbraio 2012

Setlist:
Surgeon
Cheerleader
Chloe In The Afternoon
Save Me from What I Want
Actor Out Of Work
Dilettante
Black Rainbow
Cruel
Champagne Year
Neutered Fruit
Strange Mercy
Marrow
She Is Beyond Good And Evil (Cover del Pop Group)
Northern Lights
Year Of The Tiger
Encore:
The Party
Your Lips Are Red

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *